Un documentario dedicato a Pitagora

Scuola di Atene - Raffaello-Pitagora

Dopo l’interesse suscitato dall’approfondita ricerca racchiusa nel volume “Il Planetario di Archimede ritrovato” (relativa al ritrovamento, tra i resti dell’antico mercato romano di Olbia, dei resti di una ruota dentata facente probabilmente parte di un ingranaggio complesso quale il Planetario), opera che contiene altri due studi di notevole importanza, il primo sui meccanismi del Planetario di Antikythera (minuscolo ingranaggio ritrovato nell’omonima isoletta dell’Egeo nel 1902, risalente al I secolo a.C., strumento astronomico che rappresenta il “primo calcolatore” sino ad oggi storicamente conosciuto)  ed il secondo su  “La Brocchetta di Ripacandida” (oggetto che propone artisticamente la caduta di un meteorite sul nostro pianeta e che rivela una conoscenza già da allora -tipica dei Pitagorici- della sfericità della Terra e dell’universo), pubblicazione uscita l’estate scorsa anche in lingua inglese perché ampiamente richiesta dalle comunità scientifiche internazionali, l’ingegner Giovanni Pastore, rotondellese trapiantato a Policoro, affronta in modo divulgativo, non per questo con minore passione e scientificità, la figura di Pitagora  ed il ruolo che i “Pitagorici”  hanno svolto influenzando notevolmente il pensiero occidentale con un documentario, interamente autoprodotto, di eccezionale qualità.

“Ho voluto realizzare questo video –ci ha dichiarato Pastore- nella speranza che esso possa rappresentare un contributo importante ed anche una sorta di orgoglio e di consapevolezza di come la terra antichissima della nostra Magna Grecia, ed in modo particolare il territorio della costa jonica italiana, compreso fra Crotone e Metaponto, sia stata la culla della cultura scientifica del mondo moderno e contemporaneo”.

Pitagora era nativo di Samo e si stabilì a Crotone dopo avere viaggiato e frequentato quelli che possiamo considerare i più importanti centri culturali e le biblioteche della “conoscenza” di quei tempi in Asia Minore e nel Mediterraneo per morire a Metaponto.

Una figura importante, quindi, quella di Pitagora, ed una Scuola (probabilmente nata a Crotone dove mise a frutto tutta la sequenzialità delle conoscenze) che preparava i pochi eletti alle sfide del mondo per ciò che riguardava la scienza, la cultura e la politica.

“Pitagora tra noi”, con sottotitolo “Influenze della filosofia scientifica pitagorica nel mondo moderno e contemporaneo”, della durata di 54 minuti, ha una sua versione inglese (Pythagoras Among Us) essendo stato commissionato da una importante televisione di stato europea. Con testi tratti da “Il Planetario di Archimede ritrovato” ed adattati, nonché arricchiti per le esigenze tecniche, il documentario si presenta scorrevole e gradevole per la visione, mai banale, essendo state opportunamente miscelate le varie sequenze in grado di fornirci così una lettura ampia e, nello stesso profonda, della vicenda di Pitagora e della influenza esercitata, probabilmente come nessun’altra corrente di pensiero sulla civiltà occidentale nei secoli successivi  nei diversi campi delle scienze.

“La Scuola Pitagorica –sottolinea Pastore- ha avuto influssi tuttora presenti nella nostra civiltà che spaziano dalla musica, all’architettura, dalla letteratura all’astronomia, dall’arte alla matematica ed in ultimo persino nelle tecnologie ottiche, elettroniche e multimediali”.

“Pitagora tra noi” utilizza oltre alle riprese video esterne girate negli stessi luoghi che, secondo la tradizione, sono stati frequentati da Pitagora (le isole di Samo e di Creta, Egitto, Mesopotamia, Crotone, Locri, Metaponto, costa jonica calabro-lucana) o in altri (sia italiani che stranieri) dove trovano riscontro alcuni principii “pitagorici” (soprattutto nell’architettura), materiali d’archivio comprese diverse interviste a studiosi di notorietà internazionale che si sono occupati di Pitagora e dell’influenza della “Scuola”.

Il documentario verrà presentato prossimamente a Rotondella e, successivamente, in diversi comuni della piana Metapontina.

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