Il Consiglio comunale di Scanzano Jonico, nella seduta del 28 novembre, ha approvato con 10 voti a favore e 2 astenuti, la tassa di soggiorno.
Il regolamento prevede una tassa che va da un minimo di 0,40 ad un massimo di 3 euro, imposta diversificata per le diverse ricettività.
Sull’argomento intervengono, attraverso una nota stampa congiunta, i consiglieri comunali del gruppo “Scanzano Libera” Sabino Rocco Giacco e Maria Giovanna Merlo; precisano i motivi che li hanno spinti ad astenersi, posizione già espressa in fase di discussione del punto all’Ordine del Giorno nel corso del consesso.
“Contestiamo il metodo con cui l’Amministrazione ha prodotto il regolamento per la disciplina dell’imposta – scrivono i due consiglieri – Nella parte deliberativa non si evince, così come disposto dal Decreto Legislativo n. 23 del 2011, il coinvolgimento delle associazioni di categoria, le quali hanno facoltà di disporre pareri sulle modalità applicative del tributo, nonché di prevedere esenzioni e riduzioni per particolari fattispecie o per determinati periodi di tempo.
A nostro avviso si sarebbe dovuto coinvolgere anche gli operatori turistici locali. In effetti, qualche giorno prima dell’adunanza, ne abbiamo sentito informalmente qualcuno e abbiamo percepito le loro non poche perplessità circa l’applicazione della tassa di soggiorno. Gli operatori turistici locali, infatti, temono ripercussioni sulle prenotazioni di soggiorno medio lunghe, prevedendo il rischio dell’incentivo di un turismo “mordi e fuggi”.
Secondo gli operatori turistici si prospetterebbe un calo del loro potere contrattuale nelle trattative con i grandi tour operator.
Per di più, Scanzano non è una realtà paragonabile ai comuni limitrofi poiché ancora carente dei servizi turistici di base e, pertanto, sarebbe stato opportuno pianificare e prevedere l’imposta partendo dal coinvolgimento delle associazioni di categoria e operatori turistici locali.
Tenuto conto, comunque, delle finalità specifiche di destinazione trattandosi di un’imposta di scopo ai sensi dell’art. 4 del d.lgs. n. 23/2011, vigileremo per sapere che cosa l’amministrazione intenda fare con queste risorse, quali servizi intenda offrire al turista, quali interventi intenda finanziare in materia di turismo.
Chiederemo, pertanto, al sindaco di istituire un tavolo tecnico con le associazioni di categoria e con gli operatori turistici locali per concordare quantomeno l’impiego delle somme provento della tassa di soggiorno. Chi meglio di loro conosce i problemi del settore.
Ci auguriamo che il denaro ricavato non sia utilizzato domani per gli scopi più disparati ma che abbia un riflesso reale sul miglioramento del settore turistico”.