Porterà benefici anche in Basilicata il contratto sulla “Valorizzazione della filiera bovini da carne 100% italiana nelle regioni del Sud” sottoscritto tra Filiera Bovini Italia e il ministero per le Politiche agricole e Forestali.
In particolare per la regione parteciperanno 27 aziende zootecniche, di cui 13 beneficiari diretti e 14 indiretti.
Il progetto è stato illustrato, a Potenza, nel corso di una conferenza stampa, dal presidente regionale di Coldiretti, Antonio Pessolani, e dal direttore Aldo Mattia.
Per i beneficiari diretti è previsto lo sviluppo di allevamenti incentrati sulla linea vacca-vitello, con un sistema di gestione dalla stalla al pascolo attraverso l’acquisto di riproduttori, di macchinari e attrezzature e lo sviluppo delle strutture di produzione, a cui si aggiungeranno gli investimenti nella fase di macellazione e distribuzione, e quelli per la ricerca e la promozione del prodotto.
Il sistema di agevolazioni prevede invece un contributo in conto capitale (40% del valore di investimento), l’integrazione del contributo in conto capitale da parte della regione Basilicata, e un finanziamento bancario agevolato.
“Il progetto, che ha durata pluriennale, promuove una filiera 100% italiana, No Ogm e sostiene un uso responsabile degli antibiotici – ha spiegato il direttore Mattia – inoltre, fornisce un’importante possibilità di crescita alle imprese zootecniche che presentano condizioni ecosistemiche favorevoli allo sviluppo della linea vacca-vitello. Il progetto intende promuovere l’allevamento di vacche nutrici per garantire la produzione di ristalli nazionali (razze specializzate Charolaise e Limousine), migliorare in termini quali-quantitativi il patrimonio bovino italiano e quindi valorizzare le opportunità commerciali di un prodotto 100 per cento Made in Italy”.
Un obiettivo ambizioso che inizia a concretizzarsi anche per circa 30 aziende lucane.
“E’ un appuntamento importante: il Ministero dell’Agricoltura – ha spiegato il presidente regionale di Coldiretti, Antonio Pessolani – ha approvato il progetto di un asset strategico quale l’inserimento di bovini da carne di razza Limousine e Charolaise. La Basilicata sarà protagonista con 27 aziende, e ci sarà un risultato importante per la remunerazione del prezzo agli allevatori, per cui si inseriranno allevamenti nei piccoli centri e si eviterà anche la possibilità dello spopolamento”.