Trivellazioni Jonio: sit -in "No Triv" a Potenza

“No Triv Jonio parteciperà al sit-in contro il convegno dei geologi a Potenza giorno 1 dicembre. Non saranno i convegni a far diventare il petrolio sostenibile, quando in realtà le estrazioni petrolifere sono altamente impattanti sull’ambiente, sugli ecosistemi e sulle economie locali. Non bastava la terra, le lobby del petrolio ora vogliono addirittura il mare. Ben sei compagnie vogliono trivellare il mar Jonio e già tre istanze di ricerca sono pervenuti nei comuni jonici (due della Shell e uno della s.r.l. Appennine Energy). L’assalto indiscriminato e calcolato a tavolino delle compagnie petrolifere approvato da Regione Basilicata sulla terra e Governo Italiano sul mare non guarda il futuro dei territori, delle sue popolazioni e delle sue economie ma interessi temporali favorite dalla legislazione vigente e dalla cultura scientifica del tutto a posto (tanto i danni si vedono alla fine come in Valbasento). Se dovessero aumentare le royalites, eliminare le franchigie sulle estrazioni, imporre severe regole ambientali sui luoghi dove trivellare, sui processi di trivellazione petrolifera, sui limiti di legge per l’inquinamento in aria, acqua e suolo i petrolieri andrebbero via dalle nostre terre e dal nostro mare da soli in cerca di altri territori da sfruttare.
Nell’arco jonico lucano non abbiamo dimenticato poi i geologi come Paolo Scandone, l’uomo che cercò di rifilare ai lucani il cimitero di scorie nucleari a Terzo Cavone, cacciato da centomila lucani e che ora è riaccolto dalle istituzioni locali .
La cultura e la scienza devono essere al servizio dell’umanità e del suo benessere, e non di pochi individui che intendono realizzare profitti in nome di uno sviluppo che collettivo non è.”

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