Il decreto legislativo 155-12, ribattezzato “ammazza tribunali” che ha, tra l’altro, sancito la soppressione della sezione distaccata di Pisticci, viola la Carta Costituzionale, almeno a giudizio di Rosanna Musa, giudice del tribunale di Pinerolo, in provincia di Torino.
Il magistrato dell’ufficio piemontese ha infatti dichiarato “rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell’articolo 1” del predetto decreto, per contrasto con gli “articoli 3, 24, 25 primo comma, 76 e 97 primo comma della Costituzione”.
Per l’effetto, la Musa ha disposto la trasmissione degli atti di un processo sottoposto alla sua cognizione alla Corte Costituzionale e la notifica al presidente del consiglio dei Ministri.
La notizia si è subito diffusa, arrivando anche a Pisticci, dove è stata ovviamente accolta bene, anche se nessuno si fa troppe illusioni: di sicuro, però, la decisione del giudice togato di Pinerolo avalla la teoria che il decreto che ha soppresso tutte e 220 le sezioni distaccate del Bel Paese, oltre ad alcuni tribunali, sia stato adottato in palese contrasto con alcune norme della Costituzione.
In particolare, si contesta un eccesso di delega al governo, che sarebbe andato, cioè, oltre i propri confini disegnati da un precedente decreto, il numero 148 del 14 settembre 2011, che imponeva una revisione delle circoscrizioni giudiziarie all’interno di un provvedimento adottato dal governo Berlusconi per implementare misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria. L’ordinanza del giudice Musa è ritagliata sul caso specifico di Pinerolo, ma, ove la Corte dovesse ritenere fondata la questione posta, non vi è dubbio che potrebbe avere effetti benefici anche sulla sezione di Pisticci.
Ne è convinto anche l’avvocato Giuseppe Miolla: “La decisione del giudice Musa – ha spiegato – che ha paventato contrasti ben precisi con la Carta Costituzionale mette in discussione tutto l’impianto normativo e, se dovesse essere ritenuto fondato il contrasto con la Costituzione, ne con effetti positivi anche per Pisticci”.
Piero Miolla
Piero Miolla