E’ tornata a vivere la lirica dialettale di Vincenzo Cristiano, sicuramente più noto a Tursi come il “maestro” Cristiano, educatore per molti giovani del centro sinnico e non solo a cavallo tra Ottocento e Novecento.
Il ritorno alle stampe di una delle sue raccolte, “Foglie secche e note gaie”, è stata l’occasione per un convegno svoltosi sabato sera nella Casa – Museo di Albino Pierro, nella suggestiva cornice del centro storico di Tursi.
Al dibattito, organizzato dalla presidenza del Parco Letterario “Albino Pierro” e dall’amministrazione comunale di Tursi, hanno partecipato, tra gli altri, Francesco Ottomano, presidente del Parco, l’editore Battista D’Alessandro e la pronipote del maestro Cristiano, Angela Falcone.
La relazione è stata tenuta dall’insegnante ed artista Luigi Caldararo, che ha ricordato la figura e le opere di Vincenzo Cristiano.
L’iniziativa rientra negli eventi organizzati dal Parco Letterario e dalla Pro Loco per celebrare la storia e la cultura di Tursi; tra i prossimi appuntamenti la presentazione dell’opera omnia di Albino Pierro, in programma la seconda settimana di dicembre, e il presepe vivente nella Rabatana, giunto alla sua dodicesima edizione.