Il Comitato in difesa dell’ospedale di Tinchi annuncia nuove forme di protesta.
“La battaglia per la difesa dell’ospedale – si legge in una nota – va ben oltre il fatto specifico.
E’ una battaglia per la democrazia e per la affermazione di uno dei diritti fondamentali dell’uomo: il diritto alla salute.
E’ anche una battaglia per ribadire in maniera forte il dovere di chi viene eletto dai cittadini per rappresentarli nelle istituzioni, che è soprattutto quello di servire quegli interessi degli elettori che la Costituzione tutela.
L’ondata montante in tutta Italia di ostilità, di riprovazione, di disgusto nei confronti di una classe politica che si è dimostrata solo capace di tutelare i propri privilegi dimenticando del tutto ogni senso di responsabilità nei confronti dei cittadini prende spunto dalla vicenda Tinchi per investire anche Pisticci ed i paesi vicini.
Non è più tollerabile che un governo regionale composto da consiglieri che oltre ad un lauto compenso mensile accedono anche a fondi (circa 32.000 euro l’anno) da utilizzare per le “spesucce” quotidiane, senza provare il minimo senso di vergogna nei confronti dei tanti disoccupati, pensionati, giovani laureati che vanno via e che stentano ad arrivare a fine mese fra tante rinunce.
E’ incredibile che la regione più ricca di giacimenti di petrolio e di acqua trovi solo i soldi per mantenere questa classe politica e dichiari di non averli per servizi primari come quelli sanitari.
Non è più tollerabile che parlamentari e consiglieri regionali lucani vengano a Pisticci a chiedere i voti dopo aver votato la spending review che prevede la soppressione delle sedi distaccate dei tribunali e che perseguano nello smantellamento dei servizi sanitari del nostro territorio.
E tutto questo con la collaborazione dei nostri politici locali che a parole si dichiarano pronti a morire per l’ospedale, il tribunale, l’ambiente, ma che nei fatti si guardano bene dall’assumere posizioni ferme, coraggiose e coerenti in difesa del territorio.
Questo ha fatto la rovina del nostro territorio.
Questi politici fingono di difenderci ed intanto ci hanno già venduti, non hanno la capacità di guidare un rinnovamento profondo della nostra regione, ma fingono di volerlo fare senza sapere neppure da dove cominciare.
Questa classe politica tutta va mandata a casa.
I danni che ci hanno provocato finora bastano ed avanzano.
Se non ci libereremo di questi signori la Basilicata non potrà risollevarsi.
Allora cogliamo l’occasione della difesa dell’ospedale per vedere e smascherare chi veramente vuol difendere il bene del territorio e chi vuole solo strumentalizzare l’occasione per visibilità propria.
Molto semplicemente chiediamo ai politici di firmare la petizione portata avanti dal Comitato e dalle associazioni.
Vediamo chi ci mette la propria faccia su quel documento. C
i troviamo in un situazione molto difficile, ma possiamo trasformarla in una opportunità: quella di capire con certezza chi è con i cittadini e chi contro.
Lunedì 5 Novembre alle ore 18,00 nella sala consiliare di Pisticci vengono a trovarci Filippo Bubbico, Marcello Pittella, Luca Braia, Giuseppe D’Alessandro, Vincenzo Santochirico insieme al Sindaco di Pisticci e al segretario provinciale del Pd.
Lunedì 5 Novembre aspetteremo parlamentari e consiglieri regionali del Pd in Piazza Umberto I già dalle 17,30 con i nostri striscioni insieme agli studenti, ai cittadini e alle associazioni per rivendicare la revoca della delibera dell’Asm 792 del 2 Agosto che chiude il Laboratorio di Analisi a Tinchi e per chiedere l’attuazione del piano per Tinchi annunciato dalla Regione due anni fa”.