“Una “bomba d’acqua”, un temporale durato tantissimo, tanto da riversare su una fascia di territorio molto ampia, dalla collina materana prospiciente alla costa fino alle spiagge del metapontino, ben 170 – 200 mm di pioggia.
Molti i danni, e per fortuna solo materiali, al momento non calcolabili, sia ai centri abitati che alle aziende agricole, tanto che la Provincia di Matera ha già chiesto lo stato di calamità naturale per le zone colpite”.
A scriverlo è la sezione lucana della Coldiretti.
“Tanti gli imprenditori agricoli che, nonostante i problemi nelle proprie aziende, hanno deciso di aiutare i propri concittadini ed i comuni nell’opera di pulizia di garage, scantinati, strade.
Nel momento in cui scriviamo la nota i vigili sono ancora al lavoro per le numerose segnalazioni ricevute e la 106 Jonica è ancora chiusa al traffico all’altezza della galleria di Scanzano.
La rete del Consorzio di Bonifica ha retto nonostante tutto, tranne alcuni casi di ostruzioni ed allagamenti conseguenti ai campi circostanti.
Epicentro del nubifragio Bernalda e Metaponto.
Il Presidente della locale sezione della Coldiretti Giuseppe Abbatepaolo afferma: “non ci sono parole per descrivere i danni causati all’agricoltura, soprattutto nelle frazioni di Spineto e Serramarina.
Non solo la rete viaria anche rurale, ma interi campi allagati.
Colpite colture come ortaggi e fragole, appena trapiantate, con i relativi impianti, ma anche campi di uva da tavola ancora da raccogliere e agrumeti, allagati e in molti casi imbrattati dalla melma fino ai frutti”.
“A Scanzano”, aggiunge il Presidente della Coldiretti sezionale Nunzio Scarnato, “molte persone hanno dormito fuori casa nelle aree più basse dell’abitato cittadino, le strade di accesso ai campi sono impraticabili e molte colture ancora in fase di raccolta, come pomodorini e lattughe, sono andate distrutte.
I danni si sono verificati soprattutto nel territorio di Lido Torre”.
“È una emergenza davvero impressionante” ha affermato il presidente della Coldiretti di Pisticci Franco Vitelli.
“La viabilità rurale è quasi tutta immelmata, così come molti scantinati e garage dell’abitato di Marconia.
Immelmati anche molti campi dove imprenditori agricoli avevano già messo a dimora colture come lattuga, cavolo, finocchio, ecc.”
Stesse considerazioni da parte del presidente della Coldiretti di Policoro Vincenzo Padula, che aggiunge: “Anche il lavoro fatto per mettere a dimora le fragole è andato perso, dalla pacciamatura agli impianti di irrigazione, e in diversi casi danni si sono avuti anche alle coperture dei tunnel”.
Pasquale Cariello, socio della Cooperativa Agricola zootecnica Fattoria Lucana di Scanzano e Delegato Regionale di Giovani Impresa della Coldiretti di Basilicata ha affermato che “Nonostante i danni causati dal nubifragio alle aziende agricole anche zootecniche come la mia, dove abbiamo salvato almeno gli animali, ho preferito, come giovane imprenditore agricolo, insieme a tanti altri, dare una mano ai miei concittadini, aiutando a ripulire gli abitati e le strade di accesso”.
Per il Presidente Regionale della Coldiretti di Basilicata Piergiorgio Quarto “non sono più procrastinabili interventi urgenti e straordinari alla nostra rete infrastrutturale, viaria ed idrica. Come più volte denunciato poi, il materano ed il metapontino devono tornare al centro dell’attenzione politica, in quanto sono aree che soffrono ancor più il problema delle inondazioni e del dissesto idrogeologico”.