La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato dagli avvocati del consigliere regionale Paolo Castelluccio (Forza Italia), coinvolto nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Potenza sui rimborsi e ha disposto il ripristino del divieto di dimora nel capoluogo deciso dal Tribunale del Riesame lo scorso luglio.
Castelluccio, consigliere regionale nella nona legislatura e rieletto in quella appena cominciata, dove ha ricevuto l’incarico di segretario dell’assemblea, non potrà quindi partecipare alle prossime riunioni del consiglio.
La quarta sezione penale della Cassazione ha invece disposto l’annullamento dei provvedimenti di divieto di dimora per Rocco Vita, Alessandro Singetta, Antonio Autilio, Mario Venezia e Nicola Pagliuca, e il rinvio della vicenda, nuovamente, al Riesame.
Sulla vicenda interviene con una nota il deputato azzurro Cosimo Latronico.
“Colpisce la misura inflitta al consigliere regionale Paolo Castelluccio – scrive Latronico – considerato il fatto e la condizione sostanzialmente mutata, una misura che interferisce e inibisce l’esercizio di un rinnovato mandato elettorale conferito da migliaia di lucani”.
“Del resto lo stesso Procuratore generale della Cassazione ha ritenuto la misura incongrua e da annullare.
Ora ci auguriamo che il giudice competente rivaluti il caso e restituisca rapidamente Castelluccio alle sue funzioni.
Siamo certi che il consigliere lucano di Forza Italia saprà far valere in sede processuale la correttezza del suo comportamento nel rispetto delle leggi e della fiducia dei suoi elettori”.