“La Ola, Organizzazione lucana ambientalista, l’associazione ambiente e legalità e No Scorie Trisaia rendono noto che con decreto interministeriale 15 marzo 2011 firmato dai ministri dell’ambiente, Clini e dello sviluppo economico, Passera e pubblicato sul recente bollettino ufficiale degli idrocarburi e della geotermia del mese di agosto 2012, è stato conferita alla società Geogastock SpA la concessione di stoccaggio di gas naturale ex ENI denominata “Cugno le Macine – stoccaggio” situata nel sottosuolo della provincia di Matera, nei livelli minerari presenti entro le quote indicate nell’allegata scheda tecnica allegata al decreto.
“La società italo-russa – è scritto nel decreto che conta 104 pagine – deve ottemperare alle prescrizioni disposte con il decreto del Ministero dell’ambiente 9 febbraio 2009 n. 97 e a quelle stabilite e/o richiamate nella Delibera della Giunta della regione Basilicata n. 1971 del 28 dicembre 2011, nonché nel rispetto delle disposizioni del decreto e del disciplinare tipo di cui al decreto ministeriale 21 gennaio 2011 e al decreto direttoriale 4 febbraio 2011.
A sottolineare i rischi sismici presenti nell’area – evidenziano le associazioni – il decreto prescrive che la Società è tenuta ad effettuare un monitoraggio microsismico in continuo i cui risultati devono essere comunicati alle Divisioni IV – Sezione UNMIG di Napoli e VII della Direzione Generale delle Risorse Minerarie ed Energetiche – Dipartimento dell’Energia “ma non agli enti locali ed alla regione”. In assenza dell’autorizzazione di cui all’articolo 13, punto 1, del decreto direttoriale 4 febbraio 2011 citato nelle premesse, nelle operazioni di stoccaggio non può essere superata l’originaria pressione statica di fondo del giacimento corrispondente a 70,88 bar – pari a 72,28 Kg/cm2 – alla quota di – 620 s.l.m. (sul livello del mare) con l’obbligo che ulteriori autorizzazioni alla realizzazione delle opere e degli impianti vanno richieste alle competenti Amministrazioni, ivi comprese quelle di cui al decreto legislativo n. 624/1996.
Per il progetto è stato apposto il vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità con opere urgenti e indifferibili, da integrare nel piano regolatore generale adottato dai Comuni stessi, costituendone variante.
Dal progetto rimane stralciata al momento la concessione Serra Pizzuta non essendo state fornite le autorizzazioni del comune di Pisticci e considerato che al momento la Società proponente “ritiene ampiamente compatibile, con lo sviluppo del progetto, una eventuale assegnazione delle due concessioni disgiunta con l’assegnazione attuale di Cugno le Macine ed in un secondo tempo l’assegnazione della concessione Serra Pizzuta. Il Programma dei lavori e caratteristiche tecniche con riferimento al Progetto definitivo di trasformazione a stoccaggio di gas naturale del giacimento di “Grottole-Ferrandina”, prevede: • work over sui 14 pozzi individuati con le sigle “FE 13”, “FE 17”, “GR 19”, “GR 23”, “GR 25”, “GR 26”, “GR 28”, “GR 29”, “GR 30”, “GR 33”, “GR 34”, “GR 35”, “GR 36” e “GR 37”, con realizzazione di nuovi completamenti e sostituzione dei tubing di produzione con altri di maggior diametro; • costruzione della Centrale di compressione e trattamento nel Comune di Salandra; • sostituzione delle tubazioni esistenti (metanodotti) tra i pozzi del campo Grottole – Ferrandina e la Centrale (utilizzando i medesimi tracciati); • realizzazione del metanodotto per la connessione della centrale di stoccaggio alla Rete Nazionale SNAM Rete Gas.”
“La società italo-russa – è scritto nel decreto che conta 104 pagine – deve ottemperare alle prescrizioni disposte con il decreto del Ministero dell’ambiente 9 febbraio 2009 n. 97 e a quelle stabilite e/o richiamate nella Delibera della Giunta della regione Basilicata n. 1971 del 28 dicembre 2011, nonché nel rispetto delle disposizioni del decreto e del disciplinare tipo di cui al decreto ministeriale 21 gennaio 2011 e al decreto direttoriale 4 febbraio 2011.
A sottolineare i rischi sismici presenti nell’area – evidenziano le associazioni – il decreto prescrive che la Società è tenuta ad effettuare un monitoraggio microsismico in continuo i cui risultati devono essere comunicati alle Divisioni IV – Sezione UNMIG di Napoli e VII della Direzione Generale delle Risorse Minerarie ed Energetiche – Dipartimento dell’Energia “ma non agli enti locali ed alla regione”. In assenza dell’autorizzazione di cui all’articolo 13, punto 1, del decreto direttoriale 4 febbraio 2011 citato nelle premesse, nelle operazioni di stoccaggio non può essere superata l’originaria pressione statica di fondo del giacimento corrispondente a 70,88 bar – pari a 72,28 Kg/cm2 – alla quota di – 620 s.l.m. (sul livello del mare) con l’obbligo che ulteriori autorizzazioni alla realizzazione delle opere e degli impianti vanno richieste alle competenti Amministrazioni, ivi comprese quelle di cui al decreto legislativo n. 624/1996.
Per il progetto è stato apposto il vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità con opere urgenti e indifferibili, da integrare nel piano regolatore generale adottato dai Comuni stessi, costituendone variante.
Dal progetto rimane stralciata al momento la concessione Serra Pizzuta non essendo state fornite le autorizzazioni del comune di Pisticci e considerato che al momento la Società proponente “ritiene ampiamente compatibile, con lo sviluppo del progetto, una eventuale assegnazione delle due concessioni disgiunta con l’assegnazione attuale di Cugno le Macine ed in un secondo tempo l’assegnazione della concessione Serra Pizzuta. Il Programma dei lavori e caratteristiche tecniche con riferimento al Progetto definitivo di trasformazione a stoccaggio di gas naturale del giacimento di “Grottole-Ferrandina”, prevede: • work over sui 14 pozzi individuati con le sigle “FE 13”, “FE 17”, “GR 19”, “GR 23”, “GR 25”, “GR 26”, “GR 28”, “GR 29”, “GR 30”, “GR 33”, “GR 34”, “GR 35”, “GR 36” e “GR 37”, con realizzazione di nuovi completamenti e sostituzione dei tubing di produzione con altri di maggior diametro; • costruzione della Centrale di compressione e trattamento nel Comune di Salandra; • sostituzione delle tubazioni esistenti (metanodotti) tra i pozzi del campo Grottole – Ferrandina e la Centrale (utilizzando i medesimi tracciati); • realizzazione del metanodotto per la connessione della centrale di stoccaggio alla Rete Nazionale SNAM Rete Gas.”