Dopo i tre giorni di fuoco che hanno mandato in fumo centinaia e centinaia di ettari di bosco e macchia mediterranea, Pisticci e i pisticcesi, si trovano ora a fare i conti con i danni subiti a causa del grave incendio.
Non esiste, secondo l’amministrazione comunale della città, ancora una stima degli ingenti danni provocati dal fuoco alle zone boschive, alle aziende agricole, a privati cittadini.
Un quadro più puntuale lo si avrà solo nei prossimi giorni e per esaminare la situazione e vedere se esistono i presupposti per chiedere il riconoscimento, alla Regione Basilicata, dello stato di emergenza e di calamità naturale, si è riunita martedì la Giunta Municipale.
Un evento che ha davvero segnato profondamente i pisticcesi che hanno visto il loro territorio morire bruscamente a causa di quelle fiamme che hanno raso al suolo tutta l’opera di rimboschimento realizzata circa cinquant’anni fa.
Danni che avrebbero potuto assumere dimensioni ancora più catastrofiche senza l’opera tempestiva di tutti coloro che hanno lavorato ininterrottamente per domare le fiamme che dalla Basentana si sono propagate, in un vasto fronte che ha interessato gran parte del territorio pisticcese intorno all’abitato, prima la zona della Galleria San Rocco, poi la zona del Casale, San Leonardo, Caporotondo fino al fiume Cavone sull’atro versante.
Sono intervenuti il Corpo Forestale, i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile Regionale, volontari della Protezione Civile, i Carabinieri, la Polizia di Stato, la Polizia Municipale, il servizio antincendi della Provincia, il Consorzio di Bonifica, i dipendenti del Comune, diverse autorità.
L’unità di crisi coordinata dall’ingegner Lisanti dei Vigili del Fuoco si è insediata presso la sede dei carabinieri di Pisticci.
A tutti quanti si sono spesi in questa gravissima emergenza va il ringraziamento dell’intera Amministrazione Comunale.
Non esiste, secondo l’amministrazione comunale della città, ancora una stima degli ingenti danni provocati dal fuoco alle zone boschive, alle aziende agricole, a privati cittadini.
Un quadro più puntuale lo si avrà solo nei prossimi giorni e per esaminare la situazione e vedere se esistono i presupposti per chiedere il riconoscimento, alla Regione Basilicata, dello stato di emergenza e di calamità naturale, si è riunita martedì la Giunta Municipale.
Un evento che ha davvero segnato profondamente i pisticcesi che hanno visto il loro territorio morire bruscamente a causa di quelle fiamme che hanno raso al suolo tutta l’opera di rimboschimento realizzata circa cinquant’anni fa.
Danni che avrebbero potuto assumere dimensioni ancora più catastrofiche senza l’opera tempestiva di tutti coloro che hanno lavorato ininterrottamente per domare le fiamme che dalla Basentana si sono propagate, in un vasto fronte che ha interessato gran parte del territorio pisticcese intorno all’abitato, prima la zona della Galleria San Rocco, poi la zona del Casale, San Leonardo, Caporotondo fino al fiume Cavone sull’atro versante.
Sono intervenuti il Corpo Forestale, i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile Regionale, volontari della Protezione Civile, i Carabinieri, la Polizia di Stato, la Polizia Municipale, il servizio antincendi della Provincia, il Consorzio di Bonifica, i dipendenti del Comune, diverse autorità.
L’unità di crisi coordinata dall’ingegner Lisanti dei Vigili del Fuoco si è insediata presso la sede dei carabinieri di Pisticci.
A tutti quanti si sono spesi in questa gravissima emergenza va il ringraziamento dell’intera Amministrazione Comunale.