Quindici interventi, di cui 14 relativi alla messa in sicurezza delle infrastrutture viarie colpite dal dissesto idrogeologico, sono stati approvati nel corso della giunta provinciale riunitasi nella giornata di lunedì.
Circa 5 milioni e mezzo di risorse rivenienti dall’Accordo di Programma Quadro sottoscritto nel mese di luglio.
“Le recenti alluvioni hanno drammaticamente ripresentato al nostro territorio il problema del dissesto idrogeologico. Questione centrale – ha evidenziato l’assessore alle Reti viarie, Angelo Garbellano – rispetto alla messa in sicurezza, tra gli altri, delle strade il più delle volte inadeguate a reggere il peso di quelli che a tutti gli effetti si rivelano delle vere e proprie calamità naturali. Una fragilità strutturale sulla quale interverremo con progetti mirati a rendere il patrimonio viario più “forte” e sicuro.”
Nello specifico si tratta di progetti per la messa in sicurezza delle: sp Fondovalle Basentello, sp Pozzitello-Pisticci-Tinchi, sp 15 (Bernalda – S.P. 175), sp Ferrandina-Stigliano, sp Salandra- Ferrandina, sp 154 V tronco, Acinello-Aliano-Ponte Agri, sp 209 IV tronco (agro di Irsina), sp Salandra-Garaguso (consolidamento del corpo stradale tra Salandra e la Cavonica), provinciale ex statale 227 (Garaguso-Garaguso Scalo), sp Stigliano-Gannano, sp Montescaglioso- Montescaglioso Scalo, ex statale 103 (Craco-Craco Peschiera) e del ponte sul fiume Agri.
Un elenco corposo al quale si aggiunge il progetto di ristrutturazione interna e restauro del Palazzo Nugent. Circa 500 mila euro di risorse proprie dell’Ente.
“Questa provincia è caratterizzata da tante criticità dal punto di vista idrogeologico, ma detiene anche enormi potenzialità, dalle risorse idriche e del sottosuolo fino alle fonti energetiche rinnovabili. La tutela della popolazione residente, il risanamento idrogeologico del territorio, la messa in sicurezza del patrimonio dagli eventi disastrosi e lo sfruttamento sostenibile delle sue tante e ricchissime risorse diventano prioritarie per una regione dei piccoli numeri, ma dalle grandi potenzialità e ambizioni. Valorizzare e tutelare il territorio – ha evidenziato il presidente Franco Stella – significa elevare il livello della qualità della vita e far sì che le nuove generazioni decidano di rimanervi. È necessario che cresca la consapevolezza nella società civile, così come tra i professionisti che lavorano quotidianamente sul territorio, amministratori e rappresentanti della politica, che abbiamo una priorità: rendere sicuro il territorio e utilizzarlo per creare ricchezza ed evitare che le intelligenze lucane emigrino.”