In una sala Consigliare del Comune di Bernalda affollata e con il pubblico che seguiva anche dall’esterno, si è svolto l’incontro del Comitato TerreJoniche e il Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella. Lo rende noto lo stesso Comitato, spiegando che prima che il portavoce Gianni Fabbris illustrasse schematicamente le 4 proposte,” c’è stato il tempo per Leonardo Conte, fino a ieri in sciopero della fame per difendere la sua azienda, di intervenire per ringraziare pubblicamente il Presidente Pittella per la sua presa di posizione a favore di una compromesso con chi ha comprato all’asta la sua terra e del Sindaco di Tursi, Giuseppe Labriola, che ha riportato la posizione emersa dall’incontro di sabato scorso con i Sindaci sempre sulla piattaforma presentata dal Comitato TerreJoniche.
Il Presidente Pittella, si legge ancora nella nota, è intervenuto nel merito delle questioni poste. Sì alla convocazione della Conferenza Regionale entro l’autunno sullo stato di salute dei fiumi per arrivare a definire un Contratto delle Foci come strumento partecipato di riordino e governo delle aree fluviali; si alla costituzione presso la Presidenza della Cabina di Regia sui problemi aperti dalle alluvioni; si alla costituzione di un fondo regionale per la messa in sicurezza ma a condizione di reperire le risorse necessarie (cosa possibile se lo Stato rispetta gli impegni con la Regione soprattutto in materia di royalties).
La risposta più attesa dalle tante persone alluvionate, però, è arrivata sul punto degli indennizzi. Il Comitato aveva proposto una formula semplice e chiara: fatto pari a cento i danni subiti dai privati (famiglie e attività economiche) si garantiscano indennizzi sulla base del criterio per cui un terzo è a carico di chi ha subito i danni, un terzo a carico della Regione ed un terzo a carico dello Stato.
Su questo il Presidente Pittella ha assunto l’impegno di recuperare le somme per coprire la parte della Regione Basilicata ma ha sottolineato la necessità di premere nei confronti del Governo e dello Stato perchè faccia la sua parte. Sostanziale identità di visione con la posizione espressa da Fabbris che ha ricordato la battaglia fatta dal Comitato terreJoniche, dalla Stessa Regione e da molte parti politiche e istituzionali contro il colpo di mano della LegaNord che impose nel 2011 al Governo Berlusconi la “Tassa sulle disgrazie” scaricando sulle Regioni la responsabilità di fare fronte alle alluvioni.
Marcello PIttella ha anche annunciato la realizzazione di un nuovo fondo per la prevenzione del fenomeno dell’usura nell’area dell’alluvione come quello già chiesto e ottenuto dal Comitato TerreJoniche per il 2011. Anche questo fondo è stato oggetto di confronto fra il Comitato terreJoniche e la Regione Basilicata e metterà a disposizione ulteriori 500.000 euro gestiti dalla Fondazione Antiusura Monsignor Cavalla per le famiglie dell’area colpita dalle alluvioni nel metapontino.
Il Presidente Pittella, accompagnato dal Portavoce, i responsabili della Protezione Civile e il Direttore Generale dell’Assessorato all’Agricoltura, ha impegnato la sua struttura a dare corso a quanto annunciato ed a muovere, conseguemente, nel più breve tempo possibili i passi necessari.
Gianni Fabbris, al termine dell’incontro, ha preso atto delle risposte a nome del Comitato ed ha annunciato la conclusione della fase della mobilitazione straordinaria aperta a maggio scorso con l’obiettivo di ottenere impegni sulla piattaforma. “Ora è il tempo di attuare quanto annunciato e il Comitato terreJoniche, che rimane uno spazio di partecipazione organizzato promosso e gestito dai cittadini colpiti dalle alluvioni e da quanti hanno a cuore la difesa del territorio, nel mentre continua la sua vertenza, si predispone a fare la propria parte non solo per verificare la realizzazione in tempi congrui delle iniziative ma anche e soprattutto per contribuire dal basso a riempire di contenuti il percorso”.
Il Comitato TerreJoniche convoca il proprio coordinamento per lunedi prossimo per approvare ed assumere i documenti finali del Forum MAIPIU’ e per produrre un documento su come svilupperà ulteriormente la propria iniziativa in un territorio che lo vede sempre di più riferimento per tante persone e per la comunità organizzata”.