Il commento del Movimento 5 Stelle Policoro alla bocciatura della "Zero privilegi"


Il giorno martedì 17 luglio, come da Regolamento delle Istituzioni Regionali Lucane, alla prima seduta utile dopo tre mesi di adeguata “riflessione”, dalla avvenuta consegna, il Consiglio Regionale ha votato la proposta di legge di iniziativa popolare “Zero Privilegi”, firmata da 3849 cittadini Lucani, che prevedeva un dimezzamento netto delle retribuzioni degli stessi Consiglieri, l’eliminazione del vitalizio e dell’indennità di fine mandato e un’adeguamento delle spese e rimborsi al pari di ogni dipendente pubblico non precario.
L’esito del voto è stato di quasi totale bocciatura, cioè di 23 voti contrari di Pd, Pdl, Idv, Mpa, Ial, Pu, Api e di un astenuto, il Consigliere di SEL Romaniello, che voleva così rimandare alla Commissione dei capigruppo la sua discussione per un’eventuale e parziale accoglimento.
Le motivazioni addotte della bocciatura sono ovviamente diverse per ogni gruppo consiliare, per Braia Pd, “riteniamo come gruppo che debbano essere analizzati in maniera adeguata in un provvedimento che sia in qualche modo incardinato all’interno dello Statuto, che tenga conto anche dei dettami e delle indicazioni costituzionali”; vi sono alcuni aspetti interessanti ma il tema delle retribuzioni andrebbe rimandato per una sua organica riforma a quello complessivo di quello statutario già in corso.
Per Venezia Pdl, “Io voglio dire questo, che già le indennità che noi prendiamo sono molto più basse rispetto al Piemonte, 16.000 euro, addirittura al Molise, che è molto più piccolo di noi e quindi richiede meno impegno, 10.255 euro”; (il dato sulla retribuzione dei Consiglieri Piemontesi non corrisponde alla realtà), sarebbe frutto di Antipolica e la funzione del rappresentante andrebbe tutelata con adeguate retribuzioni, a suo dire i nostri Consiglieri Regionali sarebbero tra i meno garantiti d’Italia.
Autilio Idv, “io ho rispetto assoluto dei firmatari, in quanto è una proposta popolare degna, ma quando quella proposta popolare diventa proposta di una forza politica, perché tale è ormai il Movimento Cinque Stelle, essendo presente in varie istituzioni nazionali, allora a quel punto io penso che quella proposta perde l’asetticità, la trasparenza, la chiarezza che, probabilmente, l’avrebbe caratterizzata se rimanevano solamente 3800 firme, ma assume un significato che è qualificato politicamente”; ci dispiace ma nostro parere la politica è portare avanti istanze dei cittadini e quindi popolare e vorremmo chiedergli se le raccolte firme di Idv che è una forza politica sono prive di asetticità, chiarezza e trasparenza?.
Falotico Mpa, “io se potessi chiederei proprio a questi 3.800 cittadini: provate a fidarvi di un percorso che è stato già iniziato e che con la discussione sulla bozza dello statuto, sempre se vogliamo stare all’interno di un senso vero della democrazia che è fatto anche di regole”; vorremo ricordargli che le regole vengono modellate in funzione delle istanze che rappresenta, quando il tema andrebbe ripreso in sede di riforma statutarie.
Il presidente Folino, che ha dato una relativa celerità alla discussione ritiene che la proposta “Zero Privilegi” possa venire discussa in futuro, “così come sono legittime tutte le questioni che qui sono state affrontate, anche la sottolineatura che questo Consiglio Regionale ha già fatto molte cose, altre le farà, allorché concluderà la fase dello Statuto regolamentare”.
Va detto che il Consigliere Romaniello che già ha avanzato in sede consiliare una articolata proposta di legge in merito a retribuzioni e rimborsi e annullamento di privilegi, “ perché oggi, non sfugge a nessuno che uno dei punti centrali della indisponibilità dei cittadini ad accettare privilegi, è dato dal fatto che nel mentre si chiede sacrifici c’è chi ha e conserva dei privilegi”, in parte paragonabile alla “Zero Privilegi”, ma che non è stata ancora discussa.
Per gli attivisti del Movimento 5 Stelle di Basilicata e delle varie associazioni che vi hanno collaborato, che per sei mesi hanno raccolto ai banchetti le firme questa è, da parte della massima rappresentanza politica attuale un’occasione mancata, avrebbero potuto dare un segno di rispetto dei tempi di crisi economica che i cittadini Lucani stanno subendo, ricominciando a darsi credibilità, mai come ora ai minimi livelli.
Già si sono blindati dalle recenti riforme parlamentari che avrebbero dovuto comportare un taglio complessivo del 20% delle retribuzioni lorde ( un altro 10% da aggiungersi al taglio già in essere dal 2010); che dire poi dei loro privilegi, vitalizio, indennità di fine mandato e rimborsi forfettari, possono continuare a rappresentare un intero popolo al quale vengono chiesti ulteriori sacrifici?
A titolo esemplificativo poi, la Regione Emilia-Romagna ha provveduto a recepire i tagli imposti dal Parlamento Nazionale che aggiunti a quelli già adottati dal Consiglio Regionale portano ad un complessivo 30% la riduzione della retribuzione lorda, paragonandola agli stipendi medi di tale Regione si ottiene che percepiscono 4 volte in più di un lavoratore Emiliano-Romagnolo, invece in Lucania la proporzione è di 8 a 1 conosciamo tutti le condizioni economiche delle due realtà, tutto questo può avere un suo senso logico?
Il Movimento 5 Stelle Basilicata non intende fermarsi e si batterà per far promuovere la proposta “ZERO PRIVILEGI” qualora, come indicano i recenti sondaggi, dovesse essere chiamato a rappresentare i Lucani nel Consiglio Regionale .

Movimento 5 Stelle Policoro

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