E’ l’uomo del momento, è il calciatore che oggi tutti vorrebbero nella propria squadra.
Migliore in campo a Bari con l’Olanda, migliore in campo a Oslo, con la Norvegia.
Segna anche con la Norvegia, il suo primo gol in Nazionale, ma continua a lottare in campo, prende una traversa, sfiora un altro gol, si sacrifica per i compagni, arretra in difesa quando è necessario.
E’ Simone Zaza, il primo giocatore lucano a segnare in Nazionale.
Una forza della natura, un lucano doc, che come tutti i lucani quando c’è da sacrificarsi lo fa, quando c’è da lottare per un obiettivo lo fa.
Al 16′ del primo tempo, martedì l’Italia intera, intenta a seguire la partita valida per la qualificazione agli Europei 2016 , ha urlato gol, il Metapontino ha urlato Simone Zaza.
Un Metapontino fiero del suo ragazzo che ce l’ha fatta.
Un Metapontino che anche grazie a Zaza deve ricordarsi che tutto può accadere, che tutto si può realizzare se davvero si vuole raggiungere un obiettivo.
Il gol di Zaza, è il gol di tutti noi che ci crediamo e continuamo a sperare che qualcosa di buono può accadere.
Ma come dice Simone, per continuare a rimanere in squadra bisogna continuare a lavorare e bisogna correre.
Ed ha ragione perchè chi si ferma è perduto.
Credo sia giusto rimarcare il suo esser di Metaponto (e non di Policoro).
Molte testate, in questi giorni, han commesso tale inesattezza.