Sembrerebbe essere giunta al capolinea la giunta Chiruzzi a Bernalda.
Il sindaco, dopo il secondo consiglio comunale consecutivo andato annullato per mancanza del numero legale, ha deciso di togliere a tutti gli assessori le deleghe e di avviare le consultazioni per vedere se può esserci la volontà di proseguire la vita amministrativa del paese che deve ancora approvare il bilancio.
Una situazione ingarbugliata che nasce da una spaccatura con il Partito Democratico che, attraverso un comunicato, ha dichiarato il suo allontanamento dal sindaco Chiruzzi.
Un centrosinistra che però non si è ritrovato compatto, come invece si era detto, poichè l’Italia Dei Valori ha presenziato all’assise comunale.
“Ad oggi – continua la nota – la composizione di una nuova Giunta passa in secondo piano, poiché bisogna tracciare un netto spartiacque tra il vecchio registro che ha tracciato la strada fino ad oggi a partire dalla nascita di questo progetto e il nuovo copione di cui ha necessariamente bisogno questa coalizione e a cui tutti gli attori devono attenersi senza improvvisazioni personali di turno”.
Per il Pd “bisogna assumersi le proprie responsabilità solo così si potrà riprendere a lavorare”.
Netta la posizione del Pd bernaldese e altrettanto netta è quello dell’opposizione presente, con tutto il gruppo Pdl, lunedì mattina in consiglio. Per il consigliere Grippo “Chiruzzi dovrebbe solo dimettersi essendo venuto meno il progetto politico che gli elettori hanno sostenuto.
L’assenza della maggioranza in consiglio per ben due volte è la prova della rottura tra sindaco e maggioranza che sta “usando – dice Grippo – questi due ultimi consigli comunali per ricattare il sindaco a fare il rimpasto di giunta.
Non si può – continua Grippo – utilizzare il consiglio comunale per soddisfare esigenze personali, il Pd dovrebbe smetterla di fare la verginella e trovare una soluzione nel luogo più democratico che esiste l’aula consiliare.”
“Una città Bernalda – conclude l’esponente del Pdl – che ha bisogno di essere governata da amministratori e classe dirigente adeguata affinchè possa ritornare ad essere una città splendente”.
Una situazione incerta quella che sta vivendo l’amministrazione comunale e per questo l’assessore Dino Paradiso chiede al Pd di trovare una soluzione per rilanciare la vita amministrativa del paese e non portarla invece al commissariamento.