Nel pomeriggio di sabato scorso 4 ottobre, personale del Commissariato di Pisticci ha sottoposto agli arresti domiciliari P.M., classe 1962, residente in Marconia, frazione di Pisticci, disposti dal Tribunale di Sorveglianza di Firenze.
L’arrestata deve espiare un residuo di pena di anni 1, mesi 10 e giorni 17 di reclusione per il reato di tolleranza abituale della prostituzione all’interno del locale dalla stessa gestito, nonché per il reato di estorsione ai danni di una persona disabile, per cui fu già arrestata in flagranza di reato circa un anno fa a Lucca.
Già implicata in un fitto giro di prostituzione allestito per lo sfruttamento di giovani donne rumene, “fatte lavorare” nel nightclub da lei gestito, d’accordo col marito, aveva avvicinato Mario “son sodo”, icona di Lucca da due o tre decenni, col chiaro intento di “spillargli” quanti più soldi possibile.
Così, come fu ampiamente dimostrato dai poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Lucca, della coppia il marito faceva il cattivo, quello che si arrabbia minacciando il malcapitato e lei, invece, interveniva recitando la parte della buona, lasciando intendere alla vittima predestinata di essere una sorta di fidanzata che gli vuole bene, tanto che Mario “son sodo”, bonario ed ingenuo e per questo motivo amato da tutti i lucchesi, ci cascò.
Giocando sulla sua bontà quindi, il malcapitato fu costretto all’accattonaggio dai due coniugi ai quali doveva consegnare almeno 50 euro quotidiane e, via via, una cifra giornaliera sempre più consistente, con picchi di 100 euro e oltre al dì. Non paghi, si facevano anche consegnare la modesta pensione di 400 euro al mese che il pover’uomo percepiva grazie al suo vecchio lavoro di falegname.
Facili guadagni che consentirono ai due di vivere alle spalle della vittima.
Dopo quei fatti e in seguito alla separazione dal marito, la donna lasciò la città toscana per “cambiare aria” fino ad arrivare a Marconia.
Attenzionata sin dal suo arrivo per i suoi trascorsi dagli uomini del Commissariato di Pisticci, la donna è stata facilmente rintracciata e sottoposta agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Questura di Matera