Si è concluso l’incontro presso la Regione dove si è discusso delle risultanze dei rilievi effettuati da Arpab, presso l’impianto di depurazione di Tecnoparco su campioni prelevati, tra l’altro, dalle autobotti provenienti dal Cova di Viggiano, al fine di effettuare uno screening radiometrico come previsto dal cronoprogramma sottoscritto precedentemente tra Regione, Comune di Pisticci, Tecnoparco, Arpab e i Sindacati.
Com’è noto, presso lo stabilimento di Pisticci Scalo vengono depurate anche le acque di lavorazione delle estrazioni petrolifere della Val d’Agri e proprio nei prelievi, effettuati il giorno 8 ottobre scorso, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente ha riscontrato la presenza di concentrazioni di radionuclidi nove volte superiore alla quantità presente nell’acqua potabile.
La cosa ha preoccupato l’amministrazione comunale che ha informato sia la Prefettura di Matera che i massimi livelli regionali nelle persone del Presidente della Giunta, dell’Assessore all’Ambiente e dell’Assessore alla Salute.
Nella riunione di ieri, che rimane convocata ad horas, il Sindaco di Pisticci, accompagnato dall’Assessore all’Ambiente Pasquale Grieco, dal Dirigente Antonio Grieco e dal legale del Comune Anio D’Angella, ha chiesto ai tecnici di Arpab quali possibili conseguenze possono avere sulla salute umana e sull’ecosistema in generale i livelli di concentrazione di radionuclidi alfa riscontrati nei campioni analizzati, posto che l’impianto di Tecnoparco non dispone degli strumenti tecnologici necessari al trattamento delle predette sostanze, come si evince anche dell’AIA.
Sebbene l’Arpab sostenga che non esistono pericoli per la salute, in riferimento alle concentrazioni rilevate, la delegazione del Comune di Pisticci ha chiesto un approfondimento scientifico sulla questione e ha proposto, in attesa di dati certi, che la Regione sospenda l’arrivo dei reflui, dal COVA di Viggiano, nell’impianto pisticcese, lasciando invariate le altre attività dello stabilimento. Il provvedimento, ha sostenuto il Sindaco, è di competenza regionale in quanto il traffico non è limitato al solo territorio di Pisticci ma interessa anche altri comuni, ciononostante, in assenza di provvedimenti regionali e di supporti scientifici circa gli effetti dei radionuclidi sulla salute umana, il Comune di Pisticci valuterà autonomamente le soluzioni più adeguate al fine di tutelare i propri cittadini.
La riunione per la valutazione di altri elementi e per le decisioni da assumere è fissata lunedì 17 prossimo alla presenza del Presidente della Regione.