Tribunali: De Filippo chiede l’applicazione della deroga per la Basilicata

Se c’è un solo territorio italiano ad aver diritto alla deroga al numero dei tribunali in virtù dei principi di orografia e demografia indicati dal Governo è certamente la Basilicata e le incessanti richieste di incontro avanzate al Ministero della Giustizia, tramite la segreteria particolare, l’ufficio di Gabinetto e la direzione dell’Amministrazione per gli uffici giudiziari certo non erano finalizzate a discutere di filosofia del diritto, ma servivano a perorare l’applicazione di tale deroga.
 Se c’è qualcuno che vuol far finta di non capirlo è smentito dai fatti, e se c’è chi vuole rompere il fronte unitario a difesa degli uffici giudiziari per fare polemica politica si assume la responsabilità di sacrificare un risultato ancora possibile sull’altare della caccia a una manciata di simpatizzanti”.
 Così il presidente della Regione, Vito De Filippo, che ha scritto al Ministro della Giustizia Paola Severino Di Benedetto ribadendo la richiesta di applicazione della deroga rispetto al principio di soli tre Tribunali per Distretto di Corte d’Appello al caso della Basilicata e precisando che tale richiesta vale tanto per le sedi di Tribunale che per le Sezioni distaccate.

“Le chiedo – scrive De Filippo al Ministro – di voler esercitare la delega in materia mediante l’applicazione rigorosa e puntuale dei criteri in essa contenuti, con particolare riferimento alla verifica delle dotazioni di carattere infrastrutturale e dei parametri geomorfologici del territorio di questa Regione, in ossequio alle disposizioni contenute nella legge.
La chiusura di Tribunali e/o sezioni distaccate in questa Regione – spiega De Filippo – determinerebbe inevitabilmente gravi ricadute, anche di natura economica, su una popolazione distribuita in 131 Comuni e su un territorio orograficamente vasto, aspro e impervio dal punto di vista della mobilità”.
Sulla scorta di queste considerazioni, De Filippo ha chiesto “Di dare disposizioni per il mantenimento dello status quo ante dei Tribunali lucani”.

“Tutte le rappresentanze istituzionali lucane – commenta De Filippo – si sono trovate a fare i conti con una sorta di ‘arrocco’ del Governo che forse per evitare ‘assalti alla diligenza’ che vanificassero la riforma ha mostrato una chiusura totale. Così anche l’iniziativa dei parlamentari lucani per ottenere udienza non ha prodotto ancora i risultati sperati. Ma ritengo che bisogna ancora serrare le fila facendo, ognuno, la propria parte”.

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