Si è tenuto sabato e domenica scorsi a Montalbano Jonico, il corso-convegno su “la defibrillazione cardiaca extraospedaliera a dieci anni dalla Legge 120- Legge Monteleone”. Nella mattinata di sabato si è svolto il corso di formazione per l’uso del defibrillatore per trenta partecipanti che hanno conseguito l’abilitazione. Nel pomeriggio dello stesso giorno e per la mattina successiva si è discusso ed approfondito il tema in conferenza, presso l’Aula Magna delle Scuole Elementari. Come Presidente del convegno, il primo firmatario della legge 120/2001, l’Onorevole Antonino Monteleone. Come coordinatore, l’Onorevole Francesco Carella, già Senatore e Presidente della Commissione Sanità del Senato nella 13° legislatura. Tante le personalità di spicco del settore medico-giuridico, e delle forze dell’ordine che si sono alternate come relatori, intervenuti per portare la propria testimonianza sull’applicazione e le implicazioni che la legge ha avuto in questo trascorso decennio. Prevista anche la partecipazione del Sottosegretario al Ministero della Salute, il Professore Adelfio Elio Cardinali. Presenza poi non confermata per impegni istituzionali e giustificata con motivazioni scritte, lette pubblicamente, in cui il Sottosegretario garantisce il suo impegno alla rivisitazione della legge, per una crescita ottimale del livello di salute del Paese. Il convegno si è aperto con i saluti dell’Amministrazione comunale nella persona del sindaco Enzo Devincenzis, dell’assessore allo Sport e Sevizi Sociali, Marcello Maffia e dell’assessore alla Sanità Francesco Chita. Dagli interventi è emerso che la legge possiede una grande forza innovatrice poiché introduce per la prima volta il principio dell’utilizzazione laica dell’apparecchio ponendo l’Italia al primo posto in materia di defibrillazione. La legge ha contribuito a creare una coscienza comune dell’emergenza valicando il primo dei grandi ostacoli, quello culturale. Quello che era un atto prettamente medico è stato esteso anche al personale non medico. Messi da parte gli interessi di corporazione e superati gli iniziali pregiudizi, la legge ha sancito che un medico non ha niente da temere cedendo ad altri alcune competenze, ricavandone solo vantaggi e successi in termini di vite umane salvate. Partendo dalla Legge Monteleone, apprezzandone i meriti e le basi poste, bisogna però fare un passo avanti, riconoscendo che c’è ancora tanto da fare superando le criticità riscontrate dagli esperti/tecnici del settore interpellati ed aggiornandola alle esigenze della collettività e del mondo sanitario. Le conclusione della conferenza spettano al Presidente. Monteleone termina sintetizzando le risultanze dell’incontro. Le istanze di revisione scaturite copiose fanno emergere la necessità di un impegno futuro nel migliorare quelle parti della legge ritenute attualmente non esaustive. Palesa la sua proposta, già lasciata trapelare in conferenza stampa, di istituire una giornata nazionale del defibrillatore, prevista proprio il 16 giugno, ogni anno con sede regionale diversa, per confrontare i risultati e le diverse esperienze del territorio. A fine convegno, consegnati gli attestati ai nuovi soccorritori BLSD.
Mariangela Di Sanzo