Nuova doppia programmazione al cinema Hollywood di Policoro.
Dopo il grande successo della commedia italiana “Si accettano miracoli” di Alessandro Siani, questa settimana è la volta di due attesi film americani, il fantasy “Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate”, in 3D, e il drammatico “American Sniper”, ultima fatica di Clint Eastwood.
Le due pellicole sono in programmazione da giovedì 15 a domenica 19 gennaio, con appuntamento alle 19 per “Lo Hobbit” e doppio spettacolo serale (21,30 e 23,30) per “American Sniper”; tutti i dettagli su orari e spettacoli sono disponibili al sito http://www.cinemapolicoro.it
Le trame:
“Lo Hobbit”: ultimo episodio della saga tolkeniana. Smaug ha deciso di scatenarsi dando fuoco a Pontelagolungo e ai suoi abitanti. Mentre i nani, inermi, guardano la scena dalla montagna, in un delirio di fughe disperate solo Bard decide di combattere il drago riuscendo in extremis a penetrare l’unico punto scoperto della sua dura scorza con una sola grande freccia. Sconfitta la creatura si apre uno scenario ancora più truce: la montagna è libera e il tesoro dei nani incustodito, la notizia si sparge in fretta e, vista la bramosia di Thorin nel tenere l’oro per sè, alle porte si prepara un conflitto tra l’esercito degli elfi e degli uomini (desiderosi di vedere rispettata la promessa fattagli dal nano ora “re sotto la montagna”), quello dei nani accorsi a difendere il loro simile e il grande nemico di Thorin, desideroso d’oro e vendetta. In mezzo a tutto ciò Bilbo ha rubato la bramata Arkengemma e deve decidere che farne.
“American Sniper”: Chris Kyle, texano che cavalca tori e non manca un bersaglio, ha deciso di mettere il suo dono al servizio degli Stati Uniti, fiaccati dagli attentati alle sedi diplomatiche in Kenia e in Tanzania. Arruolatosi nel 1999 nelle forze speciali dei Navy Seal, Kyle ha stoffa e determinazione per riuscire e ottenere l’abilitazione. Perché come gli diceva suo padre da bambino lui è nato ‘pastore di gregge’, votato alla tutela dei più deboli contro i lupi famelici. Operativo dal 2003, parte per l’Iraq e diventa in sei anni, 1000 giorni e quattro turni una leggenda a colpi di fucile. Un colpo, un uomo. Centosessanta uomini abbattuti (e certificati) dopo, Chris Kyle torna a casa, dalla moglie, dai bambini e dai reduci, a cui adesso guarda le spalle dai fantasmi della guerra del Golfo. Una dedizione che gli sarà fatale.