Dopo la sconfitta in casa contro il Catanzaro, la Libertas Eraclea si deve preparare ad un’altra gara determinante: la trasferta di Rossano contro l’Odissea 2000.
La squadra jonica ha iniziato il girone di ritorno in sofferenza: tre sconfitte e solo un pareggio.
I rossoneri hanno ora 20 punti, e devono cercare con tutta la determinazione possibile di acciuffare la vittoria e distaccare l’Odissea, che è a 19 punti, e la Golden Eagle Partenope, a 16.
Se non dovesse spuntarla a Rossano, la Libertas verrebbe catapultata nella zona playout.
La squadra di Sapinho vanta un girone di ritorno di livello: due pareggi, due vittorie, e solo una sconfitta. Ai calabresi non manca la grinta né la qualità per ottenere la terza vittoria del girone e compiere, complice anche il turno di sosta per il Catanzaro, il balzo decisivo verso la salvezza sicura.
Angelo Bommino, tecnico Libertas, commenta: “L’Odissea è una bella squadra, che si esprime bene sul suo campo. Giocano senza il pivot e sono molto veloci e tecnicamente bravi nell’uno a uno. Io sono abituato a lavorare in emergenza, per così dire, e ci siamo preparati al meglio per affrontare la partita senza soffrire troppo. Per fortuna, sabato a Rossano rientrerà anche Zancanaro e vorrei inserire per qualche minuto anche i giovani per far respirare il roster di partenza. A volte iniziare fuori casa per i ragazzi è meglio perché sentono meno la pressione”.
Tuttavia, il risentimento che aveva colpito Bassani non si è ancora risolto completamente e il giocatore ha potuto allenarsi per una sola sessione; similmente Sibilia ha perduto una sessione d’allenamento per un lieve malessere, già superato.
Dopo le ultime sconfitte, il rischio maggiore è forse quello dell’avvilimento. “Non sono preoccupato in questo senso – spiega il tecnico rossonero- perché ai giocatori nessuno può rimproverare nulla: abbiamo dovuto soffrire, ma è anche vero che la qualità superiore di molti altri non si è sempre vista con chiarezza. Abbiamo lavorato bene questa settimana e speriamo che a fortuna ci assista un po’ di più. Noi andiamo là per giocarcela, con rispetto ma senza paura”.