Si è svolta lunedì pomeriggio presso la sede municipale di Pisticci una riunione per un aggiornamento dei lavori programmati per l’adeguamento del Presidio Ospedaliero di Tinchi.
Erano presenti per l’Azienda Sanitaria di Matera il direttore generale Pietro Quinto, il direttore amministrativo Maria Benedetto e il direttore sanitario Andrea Sacco; per il Comune di Pisticci il sindaco Vito Di Trani, il vicesindaco Domenico Albano e, il dirigente dell’Ufficio legale Anio D’Angella e il tecnico per la sicurezza incaricato dal Comune Rocco Sassone.
All’incontro ha preso parte una delegazione del Comitato Difesa dell’Ospedale.
Si è convenuto, contrariamente a quanto inizialmente previsto, che gli interventi di adeguamento della struttura ospedaliera pisticcese non interferiranno con i servizi sanitari.
A tale scopo Sassone dovrà predisporre un piano che renderà compatibile lo svolgimento dei lavori previsti (tra cui l’abbattimento del terzo piano dichiarato inagibile e pericoloso da una relazione dell’Università di Basilicata) con la permanenza di tutti i servizi del Presidio Ospedaliero attualmente in essere senza, quindi, nessun trasferimento presso altre strutture e nessuna penalizzazione per gli utenti.
Partire in tempi molto brevi per cantierare tutti i lavori, per la messa in sicurezza e l’adeguamento alle norme antisismiche, da realizzarsi senza interrompere le “normali” attività ospedaliere, coinvolgere operatori e utenti, massima trasparenza nelle procedure.
Questo è quanto concordato nel corso dell’incontro dall’amministrazione, comunale, l’ASM e Comitato non senza aver fatto il punto sul bando per la gestione fino a 40 posti letto della riabilitazione e sul bando già pubblicato per la costruzione del nuovo reparto dialisi che sarà realizzato all’esterno della struttura, chiavi in mano, da azienda esterna in project financing.
La nuova dialisi sarà realizzata in funzione della sopraelevazione per allocare gli ambulatori della endocrinologia. Saranno così acquisite nuove superfici e volumi che compenseranno quanto perduto con la demolizione del terzo piano, proprio come promesso dal Presidente della Regione Pittella che in più occasioni aveva dichiarato anche la disponibilità a mettere in campo ulteriori risorse finanziarie.