“Rompo il mio silenzio degli ultimi mesi, a conclusione di questa splendida avventura umana e professionale, per ringraziare innanzitutto i ragazzi che hanno cotribuito a rendere unico questo percorso.
Tutti i giocatori, nessuno escluso, sono stati l’anima della considerevole pagina sportiva e umana che abbiamo scritto quest’anno, mettendo passione, impegno e convinzione sempre e comunque, con particolare riferimento ai giocatori più esperti i quali, con personalità e umiltà, hanno coinvolto positivamente e guidato i più giovani.
Un ulteriore grazie ai tifosi che ci hanno supportato, incitato, sostenuto con straordinaria passione, credendo profondamente nel progetto del Real Metapontino e nel valore della squadra che, nonostante l’esito finale, ha dimostrato di essere composta da professionalità e potenzialità importanti.
Voglio inoltre ringraziare i giornalisti che hanno riservato visibilità alla nostra squadra su tutti gli organi di informazione, confermandoci che il cammino intrapreso meritava attenzione.
Solo in rarissimi casi la loro lettura tattica e tecnica delle scelte messe in campo ha risentito di elementi estranei alla logica che muoveva, invece, le mie decisioni.
La scelta di non rilasciare dichiarazioni nel corso del campionato mirava soltanto a salvaguardare e mettere in risalto il lavoro dei ragazzi, la loro concentrazione, il loro livello tattico, atletico e sportivo.
Resta ferma la mia gratitudine nei confronti della categoria dei giornalisti che, nel bene e nel male, ci ha supportati psicologicamente.
Infatti gli ultimi mesi non sono stati semplici, ma sono stati utili per raggiungere i livelli che, ora lo sappiamo ancora di più, la squadra è in grado di sostenere.
È con questa consapevolezza che lascio a Giuseppe Fortunato le redini di un gruppo coeso, motivato e preparato, con il quale ho vissuto un’esperienza professionalmente straordinaria che custodirò gelosamente.
Dedico le ultime righe, ma non per questo le meno importanti, ai ringraziamenti per il Presidente in primis, il Direttore Sportivo, il Segretario e la società tutta, la quale ha tenacemenete creduto in un progetto che si è dimostrato realtà percorribile e base sulla quale lavorare senza lasciar disperdere il bellissimo patrimonio umano guadagnato.
Infine, un affettuoso grazie a tutti coloro che mi hanno affiancato a vario titolo e nelle diverse mansioni, quali il magazziniere, l’addetto al campo, il ristoratore, le cuoche, con i quali ho avuto il piacere di collaborare fino alla fine, e gli allenatori che mi hanno preceduto in quest’avventura.
Grazie ancora a tutti voi.”
Luciano Camassa