Continua l’impegno della Fidapa sezione di Tursi nella sensibilizzazione al tema della violenza sulle donne e la difesa dei diritti delle bambine. Se ne è parlato lo scorso venerdì nel corso del convegno “Relazioni affettive e violenze: il diritto di essere rispettati” tenutosi nella sala convegni “Benedetto XVI” della cattedrale di Tursi.
Siglato, nel corso dell’incontro, l’accordo tra l’associazionismo e le istituzioni, impegnati a collaborare in un progetto comune, centrato sull’informazione e sulla formazione, per prevenire fenomeni di disagio ed accrescere la tutela dei minori. Impegno ufficializzato in un protocollo d’intesa che, il Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Basilicata, Vincenzo Giuliano, ha sottoscritto con il presidente del distretto sud est della Fidapa B.P.W Italy, Maria Antonietta Amoroso. Il fine è quello di operare in sinergia per promuovere la diffusione della “Carta dei diritti delle bambine”.
La violenza di genere si combatte con la prevenzione culturale ed educativa, già sulle bambine e poi sulle giovani donne, non soltanto attraverso la divulgazione degli strumenti legali, amministrativi ed assistenziali a disposizione delle donne vittime di violenza, ma soprattutto insegnando loro prima ancora di saper difendersi, di farsi rispettare, inculcando il valore del coraggio femminile, dell’autodeterminazione, dell’indipendenza emotiva ed economica.
Altro strumento atteso, per monitorare più organicamente ed intervenire con più tempestività con azioni mirate alle specificità dei casi, è l’Osservatorio del disagio minorile, attualmente in fase di costituzione.
Ad aprire il convegno, patrocinato dal Comune di Tursi, Fausta D’Accardi, presidente della sezione Fidapa locale. Cristina Longo, la giornalista che ha moderato gli interventi.
Presenti, per dare il loro contributo sull’argomento, diverse personalità del mondo politico e religioso.
La parte centrale della serata ha visto svolgersi la cerimonia delle candele, che rappresenta un momento rituale internazionale per le socie della Fidapa. Le diverse candele, ognuna con il suo significato, vengono gradualmente accese. Da ultima quella verde, posta al centro e più visibile, simbolo dell’avvenire e la cerimonia si conclude con la lettura di un messaggio propizio di pensiero ed azione leale e coraggioso.
A fare da cornice, le poesie del medico pisticcese, Maria Antonietta D’Onofrio, tratte dalla sua raccolta: “Tu che mi dovevi amare”, interpretate dall’ambasciatrice Unesco per la Musica, Silvia Barletta e dagli alunni dell’Istituto comprensivo “Albino Pierro”. Vincenzo D’Acunzo, l’artista tursitano, ha omaggiato il pubblico con una sua opera pittorica, che sintetizza il messaggio del libro, secondo la sua singolare visione. Ospiti relatori dell’evento, Luigi Bradascio, consigliere regionale e presidente della commissione consiliare permanente “servizi alla persona”, monsignor Francesco Nolè, vescovo della diocesi Tursi-Lagonegro e l’onorevole Maria Antezza, componente dell’ufficio della presidenza della commissione parlamentare bicamerale, infanzia e adolescenza.
Mariangela Di Sanzo