Tira aria di protesta a Montalbano Jonico, che come altri comuni italiani a pochi giorni dalla scadenza del pagamento, è sul piede di guerra per l’introduzione dell’Imu sui terreni agricoli, un provvedimento che risulta in palese contraddizione con lo statuto dei contribuenti.
Il decreto targato Pd infatti, costringerà migliaia di cittadini, secondo il monito lanciato dalle associazioni di categoria, a pagare una tassa ingiusta ed iniqua.
A scendere in campo a favore degli agricoltori montalbanesi è Piero Marrese, che si è autosospeso dal Partito Democratico.
Un segnale di inequivocabile protesta, che descrive una situazione di indignazione e rabbia, in risposta alla decisione della Camera, che ha approvato il decreto legge 4/2015 senza cambiare una virgola al testo licenziato dal Senato.
Con una lettera indirizzata al segretario del Pd regionale, Antonio Luongo, e al segretario provinciale di Matera, Pasquale Bellitti; l’esponente del circolo montalbanese ha spiegato le motivazione alla base della sua autosospensione.
“Ho provato in tutti i modi – spiega Marrese – ad evitare l’approvazione del decreto in questione: attraverso le segreterie del partito, ad ogni livello, fino alle massime cariche rappresentative ed istituzionali, ma senza riscontro”.
Quali gli sviluppi e le conclusione che hanno portato all’approvazione senza modifiche dell’Imu agricola 2015?
Ad impedire concretamente l’introduzione di alcune modifiche “costruttive” al decreto legge provenienti dalla stessa maggioranza, la vasta platea dei parlamentari favorevoli (272 favorevoli 153 contrari, 15 le astensioni), che hanno evitato il ritorno in Senato chiudendo, almeno per adesso, questa fase tormentata dell’imposizione dell’Imposta Municipale Unica sui terreni agricoli con criteri altimetrici.
Una vicenda che fa acqua da tutte le parti, e che certamente non può mettere a tacere il grido d’allarme degli agricoltori già stritolati da tasse, imposte e tributi.
Un grido d’allarme che “La politica – sottolinea Marrese – quella buona con la P maiuscola, deve saper ascoltare. Sono a fianco del mio popolo – prosegue – e sempre lo sarò costi quel che costi: sono pronto a tutto pur di difendere gli interessi della mia terra e dei miei cittadini, così come ho fatto nell’esprimere tutta la mia contrarietà ad ogni tipo di trivellazione della nostra Lucania. La terra non si tocca. Grazie ad essa i nostri genitori ed i nostri avi hanno ricavato benessere e ci hanno permesso di coltivare i nostri sogni e le nostre ambizioni”.
Marrese punta il dito contro i dirigenti del Pd, invitandoli a ravvedersi sul provvedimento in questione. “Un provvedimento scellerato – conclude – che vuole estirpare le nostre radici fondanti”.
Antonello Lombardi