Il Circolo LEGAMBIENTE Policoro, oggi , 25 maggio 2012, al lido di Policoro, trae un resoconto sulla 23° edizione di “OPERAZIONE SPIAGGE PULITE”.
Hanno aperto i lavori il neo-sindaco, Rocco Leone, e l’assessore, Giovanni Lippo.
Erano presenti le Guardie Costiere. Il servizio pronto soccorso è stato garantito dalla Croce D’Oro di Policoro. Inoltre, ha partecipato all’iniziativa la rete associativa del metapontino, “Fondazione per il Sud”.
L’amministrazione comunale di Policoro, ha reso possibile il trasporto per le scuole dell’obbligo, mentre, la Ditta “GRASSANI GAROFALO”, ha collaborato nell’iniziativa con il trasporto degli studenti e degli insegnanti delle Scuole Superiori.
Ma i veri protagonisti dell’iniziativa sono stati i volontari e i 500 studenti delle scuole, accompagnati dai docenti delle seguenti scuole: Scuola Primaria “Giovanni Paolo II” , la Scuola Media “A. Moro”, I.S.I.S. “Pitagora”, di Policoro, e l’ I.T.C. G. “ Capitolo”di Tursi, alle quali va il nostro ringraziamento e soprattutto l’apprezzamento per la loro attenzione nei confronti delle problematiche ambientali, la maggior parte degli studenti, inoltre, ha partecipato al Progetto PROVIDUNE della Provincia di Matera, oggi, era la giornata conclusiva di un percorso didattico iniziato durante l’anno scolastico.
Crediamo che far partecipare ad iniziativa nazionali, dove in contemporanea in tutta l’Italia ci sono scolaresche impegnate nell’operazione, è segno di valore civile, educativo e didattico in quanto permette a tanti studenti di conoscere direttamente i rifiuti che vengono impunemente abbandonati in pineta e sulle spiagge e renderli così più responsabili nei confronti del proprio territorio, insomma, ognuno deve poter fare la propria parte: gli amministratori, le famiglie, le scuole e tutta la società civile e religiosa.
Per noi di Legambiente, queste diventano occasioni per dire la nostra sulla programmazione del territorio e sulle urgenti azioni che un’amministrazione può fare in futuro: diminuire la lottizzazione selvaggia nella zona lido e la privatizzazione delle spiagge per garantire ai cittadini uno spazio adeguato per piantare l’ombrellone e non rischiare nei prossimi anni un affollamento ingestibile sulle spiagge libere. Inoltre, maggiore controllo per evitare che le pinete diventino discariche a cielo aperto e multare coloro che sporcano, chi inquina deve pagare.
Oggi,sono stati raccolti tanti rifiuti di diverso tipo: bottiglie di plastica, lattine di alluminio, bottiglie di vetro, carte, cartoni, sedie di plastica,tubi di plastica, stipiti di legno, pannolini, cartoni, etc…., ma è doveroso segnalare una nota positiva, non abbiamo finalmente trovato pneumatici o batterie d’auto in pineta, probabilmente, chi lo faceva ci avrà ripensato.
Comportamenti errati possono compromettere l’ecosistema marino e arrecare gravi danni alla biodiversità. I tempi di degrado dei rifiuti lasciati in spiaggia possono essere lunghissimi, ecco alcuni esempi: gomma da masticare, 5 anni, busta di plastica, da 10 a 20 anni, pannolini, 200 anni, lattine di alluminio, 500 anni, bottiglie di vetro, 1.000 anni. Sapevate che un mozzicone di sigaretta inquina un metro cubo d’acqua?
Per tutte queste motivazioni diventa urgente prevenire, la cultura dello spreco e dell’usa e getta nuoce gravemente alla natura: i rifiuti prima di essere buttati possono essere differenziati, riutilizzati e riciclati. La raccolta differenziata è iniziata da noi, purtroppo malgestita, pertanto, diventa urgente riavviarla correttamente per non rischiare di essere invasi dai rifiuti in futuro. Ogni cittadino deve essere obbligato a fare la differenziata e controllato se la fa correttamente, come succede in molte città italiane, garantendo così ai cittadini un ritorno economico per gli introiti che ne derivano attraverso il riciclo nelle casse comunali, in questo modo si può avere un ribasso delle tasse alla popolazione oppure ai cittadini più parsimoniosi un “bonus” spendibile in servizi o altro. Noi ci auguriamo che ciò avvenga al più presto anche da noi: meno tasse e più servizio.
Stella Bonavita del Circolo LEGAMBIENTE di Policoro, che ha coordinato insieme ai volontari del Circolo l’operazione, dichiara: “ Non ci stancheremo mai di sensibilizzare le popolazioni al rispetto dell’ambiente e gli amministratori di programmare azioni utili per tutelare uno spettacolo unico come la risorsa mare. Insieme al mare, le spiagge, le pinete, le dune. Tutte espressioni della natura e soprattutto territori da salvaguardare se riteniamo che il turismo balneare è una carta vincente per l’economia locale.”