Saranno depositate tra 90 giorni le motivazioni della Corte d’Assise di Potenza che martedì ha assolto per non aver commesso il fatto Antonio Francese, unico imputato per l’omicidio di Francesco Mitidieri, il 23enne ucciso durante una rissa a Policoro, davanti ad un pub, nella notte tra il 7 e l’8 maggio del 2005.
All’epoca dei fatti Francese, di Cassano allo Jonio, aveva 18 anni.
Era accusato di aver ucciso Mitidieri con una coltellata.
L’accusa aveva chiesto una condanna a 18 anni ma la Corte e’ stata di altro avviso ed ha assolto l’imputato.
La Corte di Assise di Potenza ha dunque ribaltato la sentenza di primo grado all’ergastolo per Antonio Francese mentre lo ha invece condannato per rissa a cinque mesi di reclusione (pena sospesa), insieme ad altri due amici conterranei con cui aveva trascorso la serata a Policoro, perché una lite sicuramente ci fu. Mitidieri intervenne a difesa di un suo amico che, stando alla ricostruzione dei fatti, era oggetto di scherno da parte della comitiva calabrese.
Ne nacque una rissa durante la quale fu sferrata la coltellata.
All’epoca dei fatti Francese, di Cassano allo Jonio, aveva 18 anni.
Era accusato di aver ucciso Mitidieri con una coltellata.
L’accusa aveva chiesto una condanna a 18 anni ma la Corte e’ stata di altro avviso ed ha assolto l’imputato.
La Corte di Assise di Potenza ha dunque ribaltato la sentenza di primo grado all’ergastolo per Antonio Francese mentre lo ha invece condannato per rissa a cinque mesi di reclusione (pena sospesa), insieme ad altri due amici conterranei con cui aveva trascorso la serata a Policoro, perché una lite sicuramente ci fu. Mitidieri intervenne a difesa di un suo amico che, stando alla ricostruzione dei fatti, era oggetto di scherno da parte della comitiva calabrese.
Ne nacque una rissa durante la quale fu sferrata la coltellata.
Secondo il collegio giudicante di secondo grado, però, non fu Francese.
L’arma, sebbene fu lungamente cercata, non fu mai trovata.
Una sentenza che ha gettato nello sconforto i familiari e gli amici del giovane che stanno riempiendo le pagine dei social network di pensieri in ricordo dell’amico tragicamente scomparso.
L’arma, sebbene fu lungamente cercata, non fu mai trovata.
Una sentenza che ha gettato nello sconforto i familiari e gli amici del giovane che stanno riempiendo le pagine dei social network di pensieri in ricordo dell’amico tragicamente scomparso.
Foto: Internet