Sabato 17 ottobre a San Paolo Albanese, una rappresentanza di 25 studenti accompagnati dai rispettivi docenti dell’istituto comprensivo 2 “Giovanni Paolo II” di Policoro, ha partecipato all’assemblea generale delle Comunità Arbereshe tenutasi presso il Centro Creatività Banxhurna.
I ragazzi e le ragazze hanno incontrato l’attore-regista, Ulderico Pesce , il quale ha raccontato la storia dei popoli della Lucania e della Basilicata, descrivendo la distribuzione dei tipi linguistici prima e dopo l’immigrazione delle genti albanesi e che durante il medioevo erano stati capaci di assimilare fino in fondo la “grecità” millenaria radicata in regione. Occasione per far capire agli studenti policoresi provenienti dalla costa ionica l’importanza della Magna Grecia, luoghi di grande cultura e di culti millenari, facendo sentire ad ogni studente il piacere dell’appartenenza ai propri luoghi con emozione e passione.
Inoltre, il gruppo dell’ I.C. 2, ha partecipato ad un interessante laboratorio di pittura e ha visto come si realizza, grazie ad un pittore albanese, un’icona su tavola di legno con l’uso di foglioline di oro e con l’uso di colori ottenuti da materiali naturali.
Il dirigente scolastico Maria Carmela Stigliano, orgogliosa di aver ricevuto un invito ad un evento in cui erano presenti personalità di spicco della cultura e della politica nazionale ed internazionale, dichiara: “ Grazie a questa partecipazione, il mio istituto, unica scuola presente, ha potuto sperimentare attività laboratoriali con esperti del teatro, dell’artigianato e della cultura albanese. E’ stata una grande opportunità per gli studenti perché hanno avuto modo di conoscere culture diverse, ma anche tanto simili con le proprie tradizioni, costumi e religioni . Ritengo che questa bella cultura albanese, che rappresenta una minoranza etnica linguistica in Basilicata, ha saputo mantenere integra la propria identità culturale, territoriale, economica, pertanto, è bene che le scuole conoscano il significato e l’importanza di un popolo per trarne benefici culturali e sociali. Sono sempre più convinta che la scuola per migliorarsi deve dare ampio spazio alla conoscenza, ai saperi, alle esperienze, alla creatività, e aprirsi anche ad altre realtà territoriali per crescere in cultura. “