“Apprendiamo che il sindaco di Policoro ha inoltrato una richiesta di parere alla Corte dei Conti in merito alla possibilità di espletare la funzione inerente all’erogazione dei “ servizi alla persona” (in verità: Servizio Sociale Professionale) mediante affidamento in appalto come ipotesi organizzativa alternativa all’impossibilità di utilizzare personale proprio ed all’impossibilità di conferire incarichi coordinati e continuativi.
La Corte dei Conti di Potenza ha emesso il proprio parere in merito, attraverso la deliberazione n. 57/2015, che di fatto censura l’operato dell’Amministrazione”.
A darne notizia, attraverso un comunicato stampa congiunto, sono il circolo e il gruppo consiliare di Policoro del Partito Democratico.
“Come è noto – prosegue la nota – il Partito Democratico di Policoro non ha mai approvato la scelta portata avanti dall’amministrazione Leone, rilevando già nel giugno 2014 le criticità più evidenti. La posizione del partito è stata, fin da subito, molto chiara: l’affidamento del Servizio Sociale Professionale, così come effettuato dal Comune di Policoro, metteva in dubbio la titolarità del servizio ponendosi di fatto nella zona grigia di illegittimità, presso cui molte scelte non trasparenti hanno trovato e trovano rifugio.
Il quadro giuridico di riferimento, come appare chiaro anche dalla lettura della deliberazione della Corte dei Conti, è molto complesso, tuttavia, in essa, sono confermati gli stessi dubbi che hanno allarmato il Pd cittadino: l’elusione delle specifiche prescrizioni dettate in materia di personale alle dipendenze della Pubblica Amministrazione.
La Corte, infatti, sostiene che, nella fattispecie, pur trattandosi di servizi sociali e alla persona, l’appalto esterno sia possibile, ma all’interno di un perimetro di legittimità molto ben determinato. Innanzitutto il contratto di appalto non deve essere “una mera modalità di acquisizione di personale” caso in cui si configurerebbe “un’espressa violazione della legge”. Inoltre il bando deve rispettare altri limiti evidenziati specialmente nella Legge Regionale n.4/2007, la quale stabilisce la gestione associata dei servizi. Dunque l’ente appaltatore non è più il Comune ma l’associazione di Comuni che, avendo tra i propri obiettivi quello di garantire l’efficientamento della macchina amministrativa, sia economicamente sia qualitativamente, deve assicurare la preventiva e proporzionale ripartizione dei costi tra il fondo condiviso di provenienza regionale ed i singoli bilanci comunali.
In conclusione la Corte dei Conti afferma che “il ricorso allo strumento dell’appalto come mera modalità di acquisizione di personale configura un’espressa violazione di legge, con tutte le conseguenze a questo connesse, in termini di nullità del contratto e di responsabilità anche erariale dei soggetti che ivi hanno dato causa”.
Ormai è passato un anno dall’esternalizzazione del servizio, e ci chiediamo come mai Leone e l’allora assessora alle politiche sociali Livia Lauria abbiano ostentato tanta sicurezza al punto di considerare il Partito Democratico con i suoi rappresentati consiliari “ignoranti e poco studiosi”; quando, invece, stavano richiedendo il parere alla Corte, indicazione tangibile di dubbio a nostro avviso.
L’amministrazione Leone deve spiegare in modo convincente ai cittadini, prima ancora che al Partito Democratico di Policoro, se ci sono ancora i presupposti di tranquillità ostentata precedentemente, alla luce di quanto scritto nel parere della Corte dei Conti, specie in considerazione dell’intervenuto affidamento esterno del servizio sociale professionale, avvenuto ormai da oltre un anno. A tal fine il gruppo consiliare del Pd ha approntato un’interrogazione, che porterà nelle sedi deputate.
Il Partito Democratico ritiene che il Servizio Sociale Professionale del Comune di Policoro sia un servizio fondamentale ed irrinunciabile, per cui auspichiamo una soluzione del problema in forma legittima senza recare danni alla comunità ed ai professionisti che svolgono il loro servizio con dedizione.La stessa Corte dei Conti di Potenza ventila possibili opportunità di soluzione, dunque l’auspicio è che l’amministrazione Leone con umiltà torni sui propri passi rientrando nella piena legittimità e trasparenza”.