Il viaggio di Emmenews a Expo Milano 2015

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Il 31 ottobre l’Expo di Milano ha chiuso i battenti.

Per gli organizzatori i numeri sono stati più che positivi: oltre 21 milioni i visitatori nel sito dell’Esposizione universale, molti di più rispetto ai 20 preventivati alla vigilia.

E il grande flusso registrato negli ultimi mesi, testimoniato dalle code lunghissime verificatesi nei padiglioni più gettonati, come quelli del Giappone e del Kazakistan ma anche in quello italiano, sono la prova della scommessa vinta dagli organizzatori milanesi.

Anche noi di Emmenews abbiamo visitato Expo, soffermandoci sui padiglioni più significativi e simbolici, come quello nepalese, un tempio buddista che ricorda la sofferenza di quel popolo colpito recentemente da un distruttivo terremoto, e quello inglese, che ti proietta nel mondo delle api.

Il padiglione italiano è un percorso multisensoriale nelle bellezze nostrane. Siamo andati alla ricerca dei contributi lucani e metapontini e li abbiamo trovati nelle Tavole Palatine di Metaponto e nella fragola Candonga, l’eccellenza della costa jonica scelta come pianta che rappresenta l’intera regione.

Nell’area dedicata alle innovazioni, la Basilicata ha proposto a migliaia di visitatori il progetto “RecoFunghi” del giovane Daniele Gioia di Pietragalla: come coltivare funghi in casa utilizzando i fondi del caffè in maniera completamente econsostenibile.

Continuando il nostro tour in Expo abbiamo visitato il padiglione della Germania che, al motto di “Fields of Ideas”, ha voluto ricreare un paesaggio vivace, fruttuoso e ricco di idee interattive e facilmente riproponibili, nel pieno rispetto del tema scelto da Expo Milano “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Infine lo show “Be(e)active”: i visitatori possono sperimentare un volo sulla Germania (attraverso 3mila schermi che proiettano paesaggi tedeschi) dalla prospettiva di due api in volo, il cui movimento è diretto da un direttore d’orchestra.

E poi l’ambito padiglione del Giappone, per la cui visita sono state necessarie addirittura 10 ore di coda: al suo interno, grazie ad atmosfere suggestive, frutto dell’incontro tra tradizione e innovazione, si è potuta respirare la mentalità nipponica, con un messaggio che ruota attorno a due parole chiave: salute e educazione.

Infine, il tipico pranzo giapponese, offerto virtualmente nel corso di uno show coinvolgente e interattivo.

Expo ha offerto la possibilità di visitare il mondo trovandosi in un solo luogo; il cuore dell’esposizione universale è stato sicuramente l’Albero della Vita, il cui spettacolo di luci e colori ha saputo emozionare, ogni giorno, migliaia e migliaia di persone venute da ogni parte del pianeta.

Il reportage, a cura di Eleonora Cesareo, è disponibile al link: https://youtu.be/roywh2oOads

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