“Molto positivo l’incontro con la delegazione cinese interessata all’avvio di relazioni commerciali per quanto riguarda gli agrumi e i kiwi. I nostri interlocutori sono rimasti piacevolmente colpiti dai sistemi di coltivazione, di gestione dei campi, e di organizzazione del lavoro in magazzino, dei nostri associati”.
Con questa parole Francesco Nicodemo, presidente di Asso Fruit Italia ha commentato l’incontro con la suddetta delegazione – formata dai responsabili
governativi dell’ufficio fitosanitario cinense, i dottori Wang/Yongtao Yan/Jin – che martedì 17 novembre ha visitato le aziende nell’agro Metapontino, nello specifico gli areali fra Scanzano e Montalbano, in cui avviene buona parte della produzione e della lavorazione di arance e kiwi.
“Quanto alle arance – ha spiegato Nicodemo – al momento i contatti hanno subito un rallentamento a causa di una incertezza interpretativa sulle traduzioni (cinese, inglese, italiano) dei protocolli da parte dei rispettivi ministeri e le varietà in esso contenute, il dilemma è se essi si riferiscono a tutte le varietà, quindi anche alle arance ‘bionde’ di cui disponiamo in Basilicata o solo a quelle rosse (moro, tarocco, sanguinelle, ndr)? Chiaramente siamo fiduciosi, e confidiamo nell’interpretazione estensiva che include le varietà prodotte in Basilicata che rappresentano quelle fra le più ricercate sui mercati.
Per i kiwi abbiamo riscontrato piena sintonia, infatti i componenti della delegazione hanno espresso opinioni molto favorevoli sulla qualità delle nostre produzioni e tutti gli aspetti gestionali che attengono alla fase successiva alla raccolta. Sono stati inoltre prelevati campioni e c’è stato, nel corso di tutta la visita, confronto costante con i tecnici presenti venuti dalla Regione Basilicata – Ermanno Pennacchio (responsabile ufficio fitosanitario regionale), Vincenzo Castoro, Nicola Vena, Antonietta Altieri e quelli che quotidianamente lavorano per l’Op e le aziende associate”.
“I responsabili del dipartimento fitosanitario del governo
cinese – ha commentato l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Braia – stanno valutando la sussistenza delle condizioni per riaprire un canale commerciale per quanto riguarda kiwi e agrumi. Per la Basilicata sarebbe molto interessante riaprire sul fronte dell’ortofrutta il mercato cinese. Le produzioni italiane, e nello specifico quelle lucane, hanno poi un appeal particolare per caratteristiche organolettiche e qualità”.
“Siamo stati inseriti nell’elenco delle regioni da visitare – ha aggiunto Andrea Badursi, direttore generale di Asso Fruit Italia – quindi la delegazione è venuta nelle nostre aziende e abbiamo accolto con ottimismo questo primo contatto fatto di fiducia reciproca, animata dalla professionalità dei nostri produttori e dall’alta qualità dei prodotti riscontrata dai delegati . A ciò si aggiunga la voglia di avviare relazioni importanti con la Cina che abbiamo tutta l’intenzione
di coltivare con rigore e professionalità. Attendiamo con fiducia gli esiti dell’interpretazione lessicale della traduzione per quanto riguarda le arance, il nodo in questo caso è di carattere interpretativo e non attiene alla qualità degli agrumi che possiamo dire senza ombra di dubbio hanno suscitato ottime impressioni, proprio come per i kiwi hanno soddisfatto pienamente i requisiti dei delegati”, ha concluso.
L’Op Asso Fruit Italia, con sede a Scanzano Jonico, conta all’incirca 300 soci fra Basilicata, Puglia, Calabria e Campania.
Le aziende lucane associate ad AFI che producono kiwi sono 7 per un totale di cento ettari, mentre quelle che producono agrumi, sempre in Basilicata, sono 40 per un totale di 200 ettari.
“Le previsioni di crescita stimata per quanto riguarda i kiwi è di 50 ettari all’anno”, ha precisato Francesco Nicodemo.