“Il mercato delle fragole lucano è al collasso, il prezzo di vendita registrato sui mercati all’ingrosso è di appena €. 0,80/1,00 al kg, ben al di sotto dei costi di produzione”.
A denunciarlo, attraverso una nota stampa, è Nunzio Scarnato, presidente della Coldiretti di Scanzano Jonico e produttore di fragole.
“Le produzioni lucane di fragole, concentrate in massima parte nella fascia Jonica – prosegue il comunicato – non riescono a trovare una collocazione sui mercati nazionali, il problema è che c’è una offerta ben superiore alla domanda che di fatto abbatte il prezzo al produttore.
Le produzioni lucane che normalmente tendono ad anticipare in massima parte l’ingresso sui mercati già a marzo e aprile, quest’anno a causa delle avverse condizioni climatiche hanno ritardato la maturazione di un mese arrivando a maggio.
Nel mese di maggio i mercati italiani sono invasi da fragole provenienti dai paesi del Mediterraneo come dalla Spagna, Marocco, Grecia e Tunisia, paesi dove i costi di produzioni sono molto al di sotto di quelli italiani e spesso queste fragole o non recano alcuna informazione circa la loro origine o vengono vendute come prodotto nazionale.
Subiamo un vero dumping economico – continua Scarnato – in quanto noi produttori del vero made in Italy produciamo a costi italiani e vendiamo a prezzi europei.
Nel Metapontino vengono coltivati almeno 600 ettari di fragole con ingentissimi investimenti per ettaro coltivato dell’ordine di oltre €. 60.000, sviluppando un indotto complessivo di diversi milioni di Euro che, in annate come queste, crea difficoltà insormontabili alle imprese agricole già in sofferenza che debbono ricorrere al sistema creditizio per le anticipazioni colturali.
Il problema è che al consumatore il prezzo finale delle fragole è praticamente immutato, aggirandosi sempre intorno ai €. 2,50/3,00 senza alcuna variazione di sorta anche in questo momento di eccesso di prodotto sui mercati.
Si tratta, dunque, di un fenomeno speculativo che arricchisce alcuni soggetti commerciali che operano lungo una filiera troppo lunga, dove ogni passaggio determina il raddoppio del prezzo finale al consumatore”.
Il consiglio di Coldiretti a tutti i consumatori è sempre quello di scegliere fragole coltivate in Italia, nel metapontino, facendo attenzione a leggere l’etichetta, evitando acquisti anonimi; infatti in questi giorni si moltiplicano gli avvistamenti di camioncini e i furgoni di commercianti ambulanti che si trovano lungo le strade e che vendono fragole anonime a prezzi stracciati. Per avere maggiori garanzie su tracciabilità e origine delle fragole, ma anche in generale di tutti i prodotti ortofrutticoli, l’invito è quello di acquistare nei mercati di Campagna Amica, nei farmer market e nelle Botteghe di Campagna Amica, e quando possibile direttamente nelle aziende agricole.