Sono state più di dieci le associazioni e i movimenti operanti su tutto il territorio lucano che hanno aderito al Comitato Valbasento In-Sostenibile, insediatosi sabato 28 aprile durante l’assemblea pubblica convocata nel pomeriggio presso la delegazione comunale di Marconia dall’associazione culturale “Emanuele 11e72” di Marconia, che si è fatta promotrice della mobilitazione a tutela dell’ambiente insieme all’asociazione Ehpa di Potenza.
In quattro ore di fitto dibattito che ha dato la parola ai rappresentanti delle associazioni e ai cittadini intervenuti, sono state avanzate numerose proposte operative che verranno realizzate già a partire dai prossimi giorni.
Prima fra tutte, la raccolta firme per l’Esposto Denuncia a carico del legale rappresentante della Tecnoparco Val Basento che è stato letto a chiusura dell’incontro e verrà presentato al Procuratore della Repubblica di Matera, con riserva di successiva querela.
L’esposto fa seguito agli accertamenti eseguiti il 5 dicembre 2011 poco a valle dello scarico di Tecnoparco, finalizzati alla ricerca di fonti di inquinamento delle acque del fiume Basento.
Il campione prelevato su iniziativa dell’associazione “Emanuele 11e72”, in collaborazione con l’Ehpae alcuni esperti esterni, è stato sottoposto ad analisi presso un laboratorio toscano.
I risultati hanno rilevato per alcune sostanze inquinanti (idrocarburi, rame, cadmio, alluminio, azoto nitroso e nitrico) il superamento dei valori limite stabiliti per legge.
La chek list delle azioni da mettere in campo prevede anche la convocazione di un Consiglio Comunale aperto alla presenza di referenti delle altre Amministrazioni dei Comuni limitrofi (Ferrandina e Bernalda), oltreché di rappresentanti delle istituzioni provinciale e regionale il cui ordine del giorno sia l’inquinamento in zona Valbasento.
Considerata la presenza del consigliere regionale Nicola Benedetto (Capo Gruppo Idv), il consigliere comunale Rossana Florio ha suggerito di richiedere un Consiglio regionale aperto al dibattito pubblico in cui si affrontino le problematiche relative all’incompiuta bonifica della Valbasento, che dieci anni fa è stata indicata come Sito di Interesse Nazionale per il quale già sono stati stanziati fondi rimasti inutilizzati.
Oggi si osserva che alle parole non sono seguiti i fatti, forse perché il Governo regionale manca di determinazione.
Il Comitato chiede al Governo regionale, che ha la responsabilità della sicurezza ambientale del territorio e della salute dei cittadini, la certificazione della salubrità delle acque del Basento all’utilizzo sia per l’abbeveraggio degli animali che per l’irrigazione di colture ad uso alimentare.
La necessità di rendere operativo un monitoraggio continuo delle acque, dei sedimenti e dell’aria i cui dati siano costantemente disponibili al Comitato è stata da tutti ritenuta fondamentale, allo stesso modo in cui risulta prioritaria la sensibilizzazione delle comunità interessate.
In seguito alla lettura e analisi dei dati relativi al tasso di incidenza, prevalenza e mortalità per patologie tumorali che, per la popolazione lucana, sono caratterizzati da un trend in forte crescita rispetto alla media nazionale, il Comitato ha chiesto al Primo cittadino di Pisticci di avviare, in collaborazione con i medici di base, uno studio epidemiologico sul territorio.
Nonostante la scarsa industrializzazione delle regione, nel 2007, sul territorio di Pisticci, su 105 decessi ben 55 sono ascrivibili a patologie tumorali.
“La Valbasento è una questione di occhi chiusi, di chi sa e non parla, di chi parla e non agisce e di chi non può più agire perché ha chiuso gli occhi una volta per sempre a causa del cancro”, spiegano i promotori del Comitato.
“La prima battaglia che dobbiamo vincere è quella di scuotere le coscienze e dare un segnale di rottura forte rispetto ad un passato fatto di silenzi e collusioni.
A chi ci accusa di allarmismo, rispondiamo con i dati delle analisi ambientali che abbiamo realizzato in maniera indipendente e che documentano una situazione preoccupante.
Troppi morti sul nostro territorio meritano rispetto ma soprattutto meritano giustizia, anche su questa terra “.
Il Comitato porterà avanti l’azione di sensibilizzazione nelle scuole già avviata nelle settimane scorse dall’associazione “Emanuele 11e72” presso l’Itas “Giuseppe Cerabona” di Marconia e l’ITCG Manlio Capitolo di Tursi.
I prossimi appuntamenti sono previsti nelle scuole di Policoro, Bernalda, Pisticci, Moliterno, Matera e altre località da definire.
Il 4, 5 e 6 maggio sono in programma assemblee pubbliche nelle piazze di Ferrandina, Bernalda e Pisticci.
Per info e adesioni: valbasentoinsostenibile@gmail.com