I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Policoro unitamente a personale dei Vigili del fuoco del Comando Provinciale di Matera, al termine di intensi controlli relativi alle attività commerciali connesse con le sostanze pericolose infiammabili ed esplodenti, hanno sottoposto a sequestro preventivo una attività di rivendita di bombole di Gpl operante nel centro cittadino.
Gli accertamenti effettuati giovedì scorso hanno consentito di appurare che due persone gestivano la citata attività di rivendita di gas liquefatti in bombole, omettendo di richiedere il rilascio del pertinente certificato di prevenzione incendi, detenendo circa cinquanta bombole in un locale ubicato nel centro di Policoro, con grande pericolo per l’incolumità pubblica.
Inoltre, successive verifiche hanno consentito di accertare che i citati commercianti avevano stoccato in un deposito ubicato lungo la via Isonzo circa milleduecento bombole di Gpl, di fatto accantonate in luoghi diversi da quelli previsti nella documentazione allegata al certificato di prevenzione incendi rilasciato dai Vigili del Fuoco di Matera nell’anno 2007 esclusivamente per quel sito, nonché in quantità eccedenti quelle previste dal medesimo certificato.
Il controllo si concludeva con il deferimento in stato di libertà dei due commercianti alla Procura della Repubblica di Matera e con il sequestro preventivo di circa 1250 bombole di GPL di varia capienza, un bombolone con capienza di cinquecento chilogrammi di GPL, una macchina elettrica a pompa adattata per il vuoto e travaso di gas in bombole, di un complesso immobiliare ubicato in Policoro alla via Isonzo costituito da una palazzina e da due pertinenti locali garage, il tutto nella disponibilità dei due deferiti.
Il provvedimento di sequestro è stato convalidato lunedì dal Gip Angela Rosa Nittis del Tribunale di Matera su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica, Alessandra Susca.
Contestualmente alla convalida del sequestro preventivo operato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, il Gip ha emesso un proprio decreto di sequestro preventivo.