Una città bella, pulita e trasparente perché la bellezza ci salverà!
Alla base delle nostre proposte vi è l’idea che occorra sperimentare pratiche partecipative, finalizzate al coinvolgimento dei cittadini e delle loro associazioni nelle scelte di governo della città e del territorio.
Crediamo necessario che attraverso meccanismi di partecipazione – ben definiti, sistematici e stabili – tutti i cittadini “contino” nei processi di definizione delle priorità del territorio, di elaborazione e di presa delle decisioni che incidono sulla città. In questo modo la città diventa più bella, accogliente e viva, nella misura in cui le persone che la abitano e la vivono se ne sentono parte e agiscono con essa perché
risponda sempre di più ai desideri di tutti.
L’obiettivo è di sottoporre questo documento all’attenzione dei candidati alle prossime elezioni amministrative, affinché inseriscano fra le loro priorità le indicazioni qui contenute, una volta che l’amministrazione si trovi al governo della città.
Se lo faranno ne saremo grati!
I temi sui quali sono cadute le nostre scelte non hanno naturalmente l’ambizione di costituire un programma elettorale. Né pretendono di essere esaustivi delle molte priorità che ciascuno potrebbe individuare/suggerire.
La tutela dell’ambiente, lo sviluppo sostenibile, la responsabilità sociale delle imprese, i consumi pubblici e privati attenti all’equità sociale ed economica, l’acqua e l’aria sono temi che stanno a cuore a tutti coloro, ne siamo convinti, che operano nella città di Policoro e che riguardano tutti i cittadini. Sono cruciali e prioritari, poiché affermano la rilevanza pubblica e collettiva di beni sui quali agli Enti Locali spetta compiere scelte politiche.
Di seguito riportiamo le principali proposte suddivise in piani di azioni, quelle dalle quali è necessario partire per iniziare a progettare una diversa politica per la nostra città.
PIANO STRUTTURALE COMUNALE
MENO cemento, PIU’ verde. il suolo è un bene comune, non uno spazio a disposizione per le speculazioni.
Limitare l’uso edificatorio del suolo, evitando di produrre in tutto il territorio disponibile livelli di urbanizzazione che in alcune parti della città hanno già raggiunto la non sostenibilità.
Ogni giorno cemento e asfalto divorano il suolo di Policoro, erodendo una insostituibile risorsa naturale, spazio vitale da custodire per le nostre comunità e le future generazioni.
Occorre porre un freno alla continua perdita di superfici con politiche che contrastano l’edilizia speculativa e puntano sulla ristrutturazione di edifici, quartieri e aree urbane degradate
E’ ora di fermare la dispersione insediativa che avvilisce il paesaggio e la qualità della vita: la città deve tornare ad essere lo spazio finito entro il quale si moltiplicano le possibilità di scambio e di relazione. Solo fermando la dispersione di edifici e centri commerciali le città potranno continuare ad essere luoghi di qualità, benessere e sicurezza, e la campagna uno spazio in cui investire in valorizzazione del paesaggio e agricoltura di qualità.
Favorire una migliore qualità urbana del territorio e coinvolgimento dei cittadini in progetti di urbanistica partecipativa:
• piani urbanistici che limitino nuove cementificazioni del territorio ed il consumo delle aree verdi, valorizzando invece le risorse architettoniche, sociali ed ambientali esistenti, creando un arredo urbano piacevole;
• favorire il restauro degli edifici fatiscenti ed il riutilizzo per altri scopi, sociali od abitativi, delle aree dismesse esistenti, con particolare attenzione a quelli di interesse storico-artistico;
• attuare un Piano Energetico Comunale, obbligatorio per legge, specifico piano relativo all’uso delle fonti rinnovabili di energia. Nel Regolamento edilizio dovranno essere compresi prescrizioni specifiche nelle procedure di concessione edilizia per incentivare il risparmio energetico, l’utilizzo di fonti rinnovabili e per rilasciare la certificazione energetica degli edifici.
Sulla base di ciò, CHIEDIAMO:
AREE VERDI: parchi con percorsi ludici, giardini con piante mediterranee, posti ristoro, in tutti gli spazi rimasti liberi tra il centro urbano e il lido, in città;
STOP alle costruzioni selvagge (ville, villette, villaggi, centri commerciali, etc,..), tra la zona lido centrale e la città, tra la città e le zone Torremozza e Pantano;
Favorire un migliore livello di decoro urbano e contrastare il fenomeno delle discariche abusive e organizzare un concorso per il “migliore balcone fiorito”;
sviluppare un maggiore senso di appartenenza dei residenti al proprio territorio anche attraverso la nascita di comitati di quartiere che possano occuparsi anche della segnalazione e della vigilanza sul territorio, favorendo e (ove possibile) partecipando alla prevenzione del degrado e alla manutenzione del patrimonio pubblico, (giardini e orti urbani);
piste ciclabili, aree pedonabili;
BONIFICA dell’EX-ZUCCHERIFICIO e trasformazione in aree ricreative-culturali;
Riapertura del CINEMA;
Introduzione di sistemi di trasporto pubblici comunali, scuolabus o busnavetta ecocompatibili;
Realizzazione di una variante stradale che consenta ad una parte dei veicoli di non transitare nella centrale via Siris, come avviene purtroppo oggi. I cittadini e l’economia ne guadagnano in termini di efficienza dei trasporti, efficienza energetica, vivibilità, qualità dell’aria ,spazi pubblici di qualità;
Pannelli solari su tutte le scuole e gli edifici pubblici;
Ristrutturazione delle scuole e abbellimento dei cortili scolastici, mense scolastiche biologiche;
Dare decoro al parco archeologico in collaborazione con il Museo.
CAMPAGNA
Policoro pare aver completamente dimenticato il fatto di possedere anche un patrimonio agricolo, soprattutto una storia agricola (RIFORMA FONDIARIA).
Favorire le zone rurali significa da un lato sviluppare il turismo legato a paesaggio, natura ed ambiente; dall’altro significa potenziare quella immensa fonte di cultura che è la gastronomia, strettamente legata alla peculiarità ed eccellenza dei prodotti del nostro territorio. In entrambi i casi ciò si traduce in posti di lavoro. E in una forma di sviluppo economico che rappresenta forse l’unica alternativa pienamente accettabile alla globalizzazione, rispettosa dell’uomo, dell’ambiente, della storia e della cultura.
CHIEDIAMO:
Recupero delle case coloniche abbandonate per uso turistico(agri-turismo, alberghi diffusi, B&B),
Fattorie didattiche
Itinerari gastronomici per valorizzare i prodotti tipici della nostra terra(olio, frutta,…..)
Le case contadine per raccontare le civiltà locali e del tempo passato
Farm-market: filiera corta di prodotti locali Km.0, ridotto utilizzo di imballaggi
MARE
Crediamo che il mare, come paesaggio, non ha bisogno di nessuna presentazione, è la risorsa più importante che abbiamo insieme alla pineta, alla Riserva Regionale Bosco Pantano, alle dune,…. L’obiettivo principale è far interiorizzare ai giovani la dimensione del cambiamento (siamo di fronte ad un altro mare rispetto al passato) e la presa di coscienza che riscoprire e valorizzare le tradizioni è indispensabile per un corretto sviluppo sostenibile dell’ecosistema marino in cui le attività umane si sviluppino in modo armonico con l’ambiente marino circostante.
Se vogliamo incrementare il turismo bisogna fare strutture non cementificate e offrire una spiaggia e un mare pulito. Un mare pulito è sinonimo di un turismo certo, bisogna difenderlo da chi vuole inquinarlo, quindi, bisogna battersi contro le trivelle nel mar Jonio e porre maggior controllo ai fiumi per gli scoli agricoli e per il cattivo funzionamento dei depuratori. A Policoro, la” guida blu” di Legambiente e del Touring Club, assegna da anni appena 2 vele. Perché gli amministratori non si impegnano per raggiungere le 5 vele? Oggi, il turista intelligente sceglie meglio perché si affida ad organizzazioni qualificate prima di partire, grazie al web fa attività di ricerca e preferisce luoghi che non assomigliano ai modelli romagnoli, ma luoghi dove la quiete della natura prevale su lo stress accumulato in città, pertanto,
CHIEDIAMO:
L’immediato blocco delle concessioni ai privati : stabilimenti balneari, campeggi nella pineta, etc..(sono già tanti quelli esistenti rispetto alle richieste turistiche estive),ed è necessario dare più spiagge libere ai policoresi;
Salvaguardia delle dune ed eliminare capanni inutili o affollamento di imbarcazioni a motore, soste selvagge di canoe, onde evitare la compromissione della vegetazione dunale e della fauna (zona di pregio a forte rischio tra il lido “le dune” e la foce del fiume Sinni);
Fruibilità controllata della pineta con eventuali sanzioni per i trasgressori delle principali norme di convivenza civile;
Controllo delle acque per la balneazione e pubblicazione delle analisi;
Valorizzazione delle attività dei pescatori locali per far conoscere le culture marinaie (turismo su barche a remi).
RIFIUTI
La raccolta differenziata è sempre stata premiata da Legambiente e lo testimonia la campagna nazionale COMUNI RICICLONI. Finalmente è arrivata anche a Policoro. La città purtroppo continua ad essere sporca. Confermiamo i disagi e la disorganizzazione, è necessario migliorare il servizio e cambiare alcuni sistemi di raccolta per evitare che siano più i rifiuti che vanno in discarica che quelli differenziati. La nostra preoccupazione l’abbiamo resa pubblica: l’indifferenziato è troppo, basta fare un giro in città per capire che la gente non è stata per niente sensibilizzata a questo nuovo processo, infatti, le buste lasciate fuori dalla porta sono esagerate, nel giorno stabilito per l’indifferenziato, questo significa che lì dentro c’è di tutto dall’umido a tutto ciò che si differenzia. Questo è un semplice esempio per dare l’idea del servizio. Pertanto,
CHIEDIAMO:
Sensibilizzazione a tappeto dei cittadini
Percorsi di educazione ambientale nelle scuole, in tutte le classi
Raccolta differenziata al lido di Policoro
Raccolta a porta a porta fatta in tempi brevi onde evitare lo stazionamento dei rifiuti per lunghe ore, causa di cattivi odori e rischi igienici
Controlli ai cittadini e alla ditta assegnataria del servizio
Incentivi ai cittadini virtuosi con riduzione delle tasse
Candidarsi a partecipare alla campagna nazionale “Comuni Ricicloni” di Legambiente, per arrivare ad un’alta percentuale di riciclo
Aumentare il numero dei cestini pubblici nelle aree centrali del paese, inserendo modelli a più scomparti per favorire la differenziazione dei rifiuti;
“last minute market” (riduzione degli sprechi commestibili legati alla grande distribuzione del settore alimentare per promuoverne il “riutilizzo” all’interno dei circuitidellasolidarietà).
ACQUA PUBBLICA
L’acqua è un bene comune di tutti, bisogna tutelarla e non sprecarla.
CHIEDIAMO
di intervenire sul sistema idrico comunale:
Ricerca per migliorare la qualità e la purezza dell’acqua con analisi periodiche
Campagne di sensibilizzazione per un uso più corretto
Incentivare l’uso dell’acqua pubblica con l’iniziativa “L’acqua del sindaco” con
erogatori di acqua potabile in città