Conferenza stampa venerdì mattina del candidato sindaco per “Policoro è Tua”, Ottavio Frammartino, insieme ad alcuni suoi candidati.
Tema della conferenza stampa la crisi economica ed il ruolo del comune di Policoro per far fronte ad essa.
E per parlare di ciò il gruppo di “Policoro è Tua” ha sfidato l’incessante pioggia della mattinata e si è riunita davanti la sede dell’Equitalia, luogo simbolo della crisi per tutti i cittadini italiani.
Certamente le ragioni della crisi economica e sociale vengono dal modello economico e politico internazionale, nazionale e regionale ma il Comune può e deve essere una leva fondamentale per sostenere la Comunità nel suo sforzo di resistere alla crisi e nel proporre azioni e strategie attive di sostegno e superamento dell’esclusione.
Diverse sono le soluzioni proproste dal gruppo di “Policoro è Tua”: tra queste l’apertura della Casa Comunale ai bisogni dei cittadini e alle azioni delle loro organizzazioni sociali e sindacali per promuovere il superamento della crisi economica e finanziaria e coinvolgendo l’intero Consiglio Comunale e l’intera città in una azione forte di mobilitazione per il territorio metapontino e la Città di Policoro.
Promuovere un Patto Sociale territoriale contro la crisi.
Dare vita ad uno sportello antiusura, per la prevenzione dell’indebitamento e l’ascolto dei soggetti in crisi economica e finanziaria di concerto con le associazioni antiracket e antiusura e coinvolgendo professionisti ed operatori del settore.
Aprire un confronto con Equitalia e gli altri enti esattori ed impositori per trovare soluzioni sulle modalità di riscossione in ragione dello stato di crisi dell’economia delle aziende e delle famiglie e, comunque, in modo che le procedure in atto non compromettano la tenuta dell’economia sociale del territorio e dei singoli.
Costituire, anche di concerto con la Regione e la Provincia, un fondo per il microcredito delle famiglie in difficoltà per far fronte alle esigenze materiali più urgenti.
Diverse soluzioni per un unico obbiettivo: sopravvivere alla crisi che sta davvero mettendo in difficoltà tantissime famiglie.
Tema della conferenza stampa la crisi economica ed il ruolo del comune di Policoro per far fronte ad essa.
E per parlare di ciò il gruppo di “Policoro è Tua” ha sfidato l’incessante pioggia della mattinata e si è riunita davanti la sede dell’Equitalia, luogo simbolo della crisi per tutti i cittadini italiani.
Certamente le ragioni della crisi economica e sociale vengono dal modello economico e politico internazionale, nazionale e regionale ma il Comune può e deve essere una leva fondamentale per sostenere la Comunità nel suo sforzo di resistere alla crisi e nel proporre azioni e strategie attive di sostegno e superamento dell’esclusione.
Diverse sono le soluzioni proproste dal gruppo di “Policoro è Tua”: tra queste l’apertura della Casa Comunale ai bisogni dei cittadini e alle azioni delle loro organizzazioni sociali e sindacali per promuovere il superamento della crisi economica e finanziaria e coinvolgendo l’intero Consiglio Comunale e l’intera città in una azione forte di mobilitazione per il territorio metapontino e la Città di Policoro.
Promuovere un Patto Sociale territoriale contro la crisi.
Dare vita ad uno sportello antiusura, per la prevenzione dell’indebitamento e l’ascolto dei soggetti in crisi economica e finanziaria di concerto con le associazioni antiracket e antiusura e coinvolgendo professionisti ed operatori del settore.
Aprire un confronto con Equitalia e gli altri enti esattori ed impositori per trovare soluzioni sulle modalità di riscossione in ragione dello stato di crisi dell’economia delle aziende e delle famiglie e, comunque, in modo che le procedure in atto non compromettano la tenuta dell’economia sociale del territorio e dei singoli.
Costituire, anche di concerto con la Regione e la Provincia, un fondo per il microcredito delle famiglie in difficoltà per far fronte alle esigenze materiali più urgenti.
Diverse soluzioni per un unico obbiettivo: sopravvivere alla crisi che sta davvero mettendo in difficoltà tantissime famiglie.