La Procura di Potenza ha disposto il “dissequestro temporaneo” del Centro oli di Viggiano dell’Eni.
La notizia è stata diffusa, attraverso un comunicato stampa, dalla stessa società petrolifera.
“Eni – si legge nella nota – ha ricevuto oggi [martedì 1 giugno] da parte della Procura della Repubblica di Potenza la notifica dell’atto di dissequestro temporaneo finalizzato a consentire l’esecuzione dei lavori di modifica tecnica proposti da Eni nell’ambito dell’istanza di dissequestro presentata dalla società lo scorso 20 maggio e accolta dalla Procura.
I lavori di realizzazione della modifica dovrebbero essere completati entro un termine massimo di tre mesi. Una volta verificata la correttezza di attuazione della modifica, la Procura procederà al dissequestro definitivo.
La società continuerà a fornire la massima collaborazione alla magistratura nell’interesse che possa essere fatta quanto prima chiarezza sulla vicenda, in attesa del giudizio da parte delle autorità giudiziarie che Eni confida potrà chiarire la correttezza del proprio operato”.
A seguito dell’inchiesta sul petrolio in Basilicata, la Procura di Potenza ha disposto lo scorso 31 marzo il sequestro di due vasche e di un pozzo di reiezione, fermando così l’operato del centro in cui venivano trattati circa 75 mila barili di petrolio al giorno.
Nella giornata di lunedì i consulenti della Procura avevano espresso parere favorevole ai lavori di modifica dell’impianto; di seguito la decisione dei magistrati di disporre il dissequestro temporaneo.