Entro fine anno saranno completati i lavori di costruzione della nuova dialisi a Tinchi

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Entro fine anno saranno completati i lavori di costruzione della nuova dialisi di Tinchi.

È quanto emerso mercoledì nel corso di un incontro operativo tenuto dall’Azienda Sanitaria a Policoro con l’impresa aggiudicataria del project financing (Ati Spindial Dialpoint) da circa 9 milioni di euro per la costruzione e gestione di nove anni della struttura.

All’incontro, oltre ai rappresentanti dell’impresa, hanno preso parte il Direttore Generale Pietro Quinto, i Direttore Sanitario e Amministrativo Domenico Adduci e Maria Benedetto, il direttore della Gestione Tecnica Asm Nicola Sannicola, il direttore sanitario degli ospedali per acuti Gaetano Annese,  il coordinatore delle attività sanitarie territoriali Vito Cilla, il direttore amministrativo del PO di Policoro Rocco Ierone, il direttore del Provveditorato Davide Falasca.

Nel corso dell’incontro è emerso che i lavori, partiti da alcune settimane, procedono regolarmente e che saranno completati, come da cronoprogramma, entro fine anno. Ciò consentirà l’avvio della dialisi nelle prime settimane del 2017, permettendo all’Azienda di offrire ai dializzati un servizio in strutture e con strumentazioni modernissime. Servizio di dialisi che, è bene precisare per l’ennesima volta stante l’enorme confusione causata dalle imprecisioni diffuse nelle ultime settimane, è e rimarrà pubblico.

“La dialisi di Tinchi -ricorda il direttore della Gestione Tecnica e Rup della gara Nicola Sannicola- è pubblica e sarà gestita dal pubblico poiché il personale medico, infermieristico come gli oss e tutto l’altro personale occorrente era e sarà della Asm e non di privati. La Asm -aggiunge Sannicola- non sostiene alcun costo per la costruzione della nuova dialisi. La ditta, che la costruirà con oneri a suo totale carico, ammortizzerà l’investimento con la gestione degli impianti, la fornitura di materiale di consumo (in passato fornito come ovvio da altre ditte private), i DRG, pagati con una riduzione del 50% più un’ulteriore riduzione del 5% presentato in fase di ribasso”.

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