Conferenza stampa venerdì mattina nella sala consiliare del comune di Policoro, organizzata dal comitato #ospedalepolicorononsitocca per illustrare le sue proposte che mirano a rivedere alcuni punti del piano di riordino sanitario approntato dalla Regione Basilicata e in fase di discussione.
Tra i presenti il portavoce del comitato Franco Labriola, l’ex amministratore Nicola Montesano e due rappresentati dell’attuale consiglio comunale policorese, il capogruppo di “Impegno Comune” Giuseppe Ferrara e quello di “Policoro Futura” Gianni Di Pierri.
In particolare, durante la conferenza sono state illustrate le potenzialità dell’ospedale di Policoro, presidio strategico per un vasto territorio che comprende non solo l’area metapontina ma anche quella jonica delle limitrofe Calabria e Puglia.
Un dato, quello delle utenze, che però non sembra essere preso in considerazione dai regolamenti ministeriali e dalla riforma regionale che tengono in considerazione il fattore popolazione e non quello delle prestazioni effettivamente erogate dalla struttura. Per questo, secondo quanto previsto dalla riforma regionale e più volte evidenziato nel corso della conferenza stampa, la direzione dell’ospedale di Policoro potrebbe essere accorpata a quella del Madonna delle Grazie di Matera, con conseguenze non solo sulle decisioni e sulla gestione ma anche sugli stessi servizi offerti ai pazienti, in primis quelli della Rianimazione della Terapia Intensiva. Una situazione che, a detta del comitato, non sarebbe omogenea per tutto il territorio regionale visto che per altri nosocomi, anche più piccoli di quello policorese, non accadrà lo stesso.
I membri del comitato hanno presentato invece il loro documento di sintesi denominato “Sanità per tutti” che punta al contrario a valorizzare l’organizzazione dell’ospedale di Policoro, proposta che sarà trasmessa alla Quarta commissione consiliare che sta discutendo del piano di riordino sanitario regionale.
La necessità di difendere la sanità metapontina è stata ribadita anche dalla presidente regionale di Cittadinanza Attiva, Maria Antonietta Tarsia, che ha sottolineato anche l’importanza di una mobilitazione delle istituzioni locali e della popolazione per tenere accesa l’attenzione su una questione di strettissima attualità per il territorio jonico.