Complessivamente sono in ballo circa 3 milioni di euro.
Lavori di ampliamento e potenziamento strutturale che la Azienda Sanitaria di Matera si appresta a varare nelle prossime settimane per realizzare gli ulteriori investimenti previsti dagli obiettivi strategici aziendali.
Nello specifico, si tratta di ampliare il pronto soccorso di Matera (1 milione di euro già assegnato dalla Regione Basilicata) per adeguarlo alle nuove esigenze legate al progressivo incremento dei turisti nella città dei Sassi e alla ben più importante sfida di Matera 2019.
In rampa di lancio anche il bunker della radioterapia a Matera (circa 1 milione di euro): appena pronto il progetto esecutivo che la ASM si appresta a definire, la realizzazione dei lavori sarà affidata al San Carlo di Potenza. E tanto per garantire un dialogo continuo tra le tecnologie presenti nei diversi ospedali lucani interessati al progetto radioterapia, nell’ottica della reale integrazione dei servizi e della uniformità dei percorsi terapeutici.
Pronto è anche l’ampliamento della rianimazione e dell’utic di Policoro (anche qui circa 1 milione di euro, compresi interventi sull’obitorio), due distinte unità operative che saranno adeguate e ammodernate per consentire al nosocomio ionico di fronteggiare l’imponente afflusso di turisti durante il periodo estivo.
L’avvio delle procedure propedeutiche ai bandi sarà possibile entro poche settimane grazie alla approvazione, entro la prossima settimana, di due regolamenti aziendali di attuazione del nuovo codice degli appalti (il d.lgs. 50 del 2016). Il primo è il regolamento per l’affidamento esterno dei servizi di ingegneria ed architettura. Il secondo riguarda invece le procedure di appalto dei lavori sotto il milione di euro. Entrambi i regolamenti saranno approvati e, prima di venire concretamente applicati, sottoposti al vaglio dell’Anac, l’autorità nazionale che vigila sugli appalti. La realizzazione dei lavori era già prevista dalla ASM per il 2016 (una delibera di indirizzo le fissava come priorità assolute della Direzione Strategica), ma proprio l’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti aveva finito per bloccarne l’avvio. Ciò perché mentre con il precedente codice per appaltare un’opera pubblica era sufficiente il progetto preliminare, il nuovo codice degli appalti richiede, obbligatoriamente, la presenza di un progetto esecutivo, senza il quale il lavoro non può nemmeno essere bandito. Di qui l’inevitabile allungamento dei tempi, che riguarda tutte le pubbliche amministrazioni. Se l’autorità di vigilanza non solleverà rilievi sostanziali ai regolamenti ASM entro 15 giorni dall’invio, saranno adottati in via definitiva, permettendo così di poter celermente completare le procedure propedeutiche alla pubblicazione dei bandi di gara.