Tursi: Carabinieri e Protezione Civile salvano tre uomini intrappolati nella neve

La neve cadeva ormai copiosa, sui nostri territori, da diverse ore e lo strato bianco cresceva con il passare dei minuti. 
Era già in atto uno stato di allarme a causa del crescente peggioramento delle condizioni atmosferiche. 
Uomini e mezzi della Protezione Civile erano pronti ad intervenire alla prima richiesta.

Verso la mezzanotte del 6 febbraio, lunedì, arriva, alla Sezione Protezione Civile di Montalbano Jonico, la richiesta del Comandante della Stazione Carabinieri, Maresciallo Domenico Laviola, di approntare una squadra, così come richiestogli dal suo Capitano, per andare a soccorrere tre persone rimaste intrappolate in macchina, già da diverse ore, su un crinale, a quota 800 metri, in località Serre di Tursi. 
L’adesione è pronta e, nel volgere di pochi minuti, una squadra composta da tre volontari, Giuseppe Rosano, Giovanni Dublo e Mario Felice Perriello, con un mezzo attrezzato, si unisce ad una squadra di Carabinieri di Montalbano Jonico, con i quali raggiungono Policoro ove si mettono a disposizione del comandante della Compagnia Carabinieri, Capitano Fernando Carbone.
Il tentativo di aggiramento sembrava l’unica soluzione praticabile poiché dalla Strada della Rabatana, ove erano impegnati, già da alcune ore, i Carabinieri di Tursi con dei volontari, non vi era modo di salire, aveva fallito anche un grosso trattore dotato di lama spazzaneve che si era dovuto arrendere alla ormai alta coltre di neve.
Lungo il tratturo, che si dipana dalla Strada Provinciale 210, era già in azione un altro trattore, sempre dotato di lama spazzaneve, che sembrava avere sorte migliore. 
Ma, verso le 02.30, anche questo secondo trattore era costretto a fermarsi poiché la neve cadeva copiosa e, sospinta da un forte vento che batteva trasversalmente il crinale, si era trasformata in una vera e propria tormenta. 
Intanto il Capitano dei Carabinieri continuava a mantenere i contatti con i mezzi che tentavano il soccorso, i malcapitati, in auto ormai da diverse ore, sollecitando l’intervento di mezzi cingolati. 
Alla fine, decideva di cercare di avvicinarsi il più possibile al punto ove si trovavano le tre persone da soccorrere, seguendo le orme del trattore anche al fine di recuperare i due che lo stavano conducendo che, abbandonatolo, cercavano di ritornare indietro a piedi. 
Costoro venivano quindi recuperati verso le 04.00.
Verso le ore 04.30 venivano persi i contatti telefonici con le persone bloccate in auto. 
Carabinieri e Protezione Civile decidevano allora di tentare una sortita a piedi, sperando di poter procedere, anche con l’aiuto di badili, attraverso la neve.
Anche questo tentativo era però destinato a fallire.
 La neve soffiata dal forte vento faceva affondare i soccorritori sino alla cintola. Non erano sufficienti coraggio, determinazione e senso del dovere.
Tornati sui loro passi, ricominciavano le telefonate per la richiesta di un mezzo cingolato, dotato di lama spazzaneve. 
Finalmente, alle prime luci dell’alba si riusciva a far arrivare un tale mezzo!
Così, si formava una carovana composta dal cingolato e seguito dal mezzo della Protezione Civile e da quello dei Carabinieri. 
Nel frattempo ripartiva anche la macchina delle ricerche dal versante della strada della Rabatana di Tursi.
Fra non pochi pericoli, dovuti alla neve ghiacciata, resa ancora più compatta dai cingoli, evitando di guardare gli strapiombi da un lato e l’altro del tratturo, correggendo le traiettorie dei mezzi che perdevano aderenza, con un ultimo sforzo compiuto a piedi, poiché anche il cingolato si era dovuto arrendere, finalmente, verso le 11.30, era possibile raggiungere i tre malcapitati che, tratti così in salvo, venivano riportati a Tursi incolumi anche se intirizziti ed un po’ spaventati.
Il Capitano conduce gli uomini in località Serre di Tursi per cercare di raggiungere i tre malcapitati, tramite un tratturo che si dirama dalla S.P. 210, ovvero la strada che va da Sant’Arcangelo a Colobraro, passando per località “Cantoniera” ove c’è lo svincolo per Tursi. Il tratturo si inerpica, per poi ridiscendere verso Tursi, sbucando sulla strada per la Rabatana.



Rosanna Grieco

Presidente dell’Associazione di Protezione Civile di Montalbano Jonico (MT)


Le immagini ci sono state fornite dalla Compagnia dei Carabinieri di Policoro in collaborazione con la Protezione civile di Montalbano Jonico.

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