La Festa di Avvenire, organizzata in Basilicata, si concluderà a Tursi sabato 1° luglio, con il Concerto di pianoforte del Cardinale Lorenzo Baldisseri, Segretario generale del Sinodo dei Vescovi.
Numerosi gli interventi di uomini politici, del mondo del lavoro e delle realtà associative che hanno reso il programma decisamente orientato verso tematiche grande attualità culturale ed ecclesiale. L’intervento di monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della CEI, il primo giorno, e del cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della CEI, hanno permesso di sperimentare l’abbraccio di una chiesa che, in Italia, dialoga con il mondo e che desidera evangelizzare “facendo cultura sul territorio”, promuovendo la vita buona del Vangelo mentre si fa prossima dell’uomo del suo tempo.
Non la chiesa da una parte e le istanze contemporanee dall’altra, ma chiesa che vive con l’uomo, secondo il modello di prossimità del Buon Samaritano. Cristo che, incarnandosi, si è fatto carico di tutto l’uomo, rimane il modello di una chiesa che, anche nelle diocesi di Basilicata, non si tira indietro dinanzi alle grandi questioni sociali, antropologiche e ambientali che animano il dibattito della terra lucana. Significativa la scelta che a introdurre siano stati il vescovo di Matera-Irsina monsignor Giuseppe Caiazzo e il direttore di Avvenire Marco Tarquinio e a concludere tutti gli altri vescovi delle diocesi lucane. Tutto ciò che sta a cuore all’uomo è al centro delle attenzioni della Chiesa che, attraverso la sua maternità, indica, con lungimiranza, orizzonti profetici e percorsi realizzabili. Chiesa e mondo; Mezzogiorno e sviluppo; Mediterraneo e il fenomeno migratorio; famiglia, giovani e lavoro e il Papa “visto da vicino” il quadro tematico che ha reso affascinanti le cinque serate materane, nella consapevolezza dell’identità e della missione di Avvenire: strumento di raccordo e di racconto di terre abitate da uomini che, con la luce della fede, sappiano discernere i segni dell’azione di Dio e della missione di tutti gli uomini, specie quanti rivestiti di responsabilità a favore della collettività.
Monsignor Vinenzo Orofino, concludendo la prima serata, richiamava proprio questo contesto cristiano: la Chiesa è nel mondo per fare proprie le istanze, le speranze e le gioie di ogni uomo, senza temere di sporcarsi le mani ma con lo stupore di chi sa riconoscere che, con la grazia divina e le forze umane di cui dispone, compie l’opera di Dio che rende partecipe del suo amore. Il cristiano, per Orofino, è come un cercatore di oro, che vuole trovare in mezzo al fango il metallo prezioso che può cambiare la sua vita: l’incontro con Dio è personale e accade nelle circostanze della vita vissuta nel mondo perciò, parafrasando la Lettera a Diogneto, il cristiano è per il mondo ciò che l’anima è per il corpo. Così la fede diventa cultura e quindi criterio di giudizio delle vicende della storia.
Sarà proprio Orofino a porgere il benvenuto al Cardinale Lorenzo Baldisseri sabato 1° luglio a Tursi, dove si svolgerà la Giornata conclusiva della Festa di Avvenire. Alle ore 17.30 è prevista la Santa Messa nella Chiesa di Santa Maria Maggiore nella Rabatana che custodisce il presepe in pietra di Altobello Persio e il trittico del Maestro di Offida (Scuola di Giotto). Alle ore 21.00 nella Cattedrale si terrà il Concerto di pianoforte del Cardinale Segretario generale del Sinodo dei Vescovi, durante il quale saranno letti testi poetici, odi a Dio e alla grandezza dell’uomo. Eseguirà alcuni brani la Corale polifonica “Regina Anglonensis” della Cattedrale di Tursi, diretta dal Maestro Francesco Muscolino, che quest’anno festeggia i primi vent’anni della sua attività.