“I sindaci dei comuni di Pisticci, Ferrandina e Craco, ricadenti nell’area SIN Valbasento, manifestano forte preoccupazione in seguito alla ripresa delle attività del Cova di Viggiano”.
E’ quanto si legge in una nota congiunta dei primi cittadini dei tre centri della valle del Basento.
“I gravi fatti di inquinamento emersi negli scorsi mesi – prosegue la nota – hanno evidenziato situazioni di criticità estrema non ulteriormente tollerabile, in un territorio come il nostro, che è stato ed è sottoposto a problematiche ambientali senza soluzione di continuità.
Vogliamo ricordare che la Valbasento, oltre ad essere zona SIN, è anch’essa coinvolta nella filiera lucana del petrolio, data la presenza di industrie come Tecnoparco Valbasento che tratta i reflui provenienti dal Centro Oli di Viggiano.
Pertanto, anche in considerazione dei recenti episodi di miasmi che stanno nuovamente interessando il quartiere di Pisticci Scalo, sollecitiamo la Regione Basilicata a convocare in tempi stretti la Conferenza di servizi relativa al rinnovo dell’AIA della società Tecnoparco, per portare avanti la posizione del Consiglio Comunale di Pisticci, deliberata all’unanimità lo scorso novembre, che esprimeva parere non favorevole al rinnovo dell’Aia, relativamente al trattamento dei rifiuti pericolosi e non, provenienti da aree esterne alla zona industriale di Pisticci.
Come sindaci dell’area SIN Valbasento chiediamo alla Regione Basilicata di voler adottare ogni provvedimento utile a salvaguardare la salute dei cittadini lucani”.
Il Comune di Pisticci, intanto, sta continuando la strategia di monitoraggio del suo territorio: lo scorso 29 luglio, infatti, sono stati effettuati campionamenti autonomi presso lo scarico della società Tecnoparco Valbasento, dopo le analisi del 21 e 26 novembre scorsi. I risultati saranno pubblicati sul sito del Comune di Pisticci.