Si è conclusa a Policoro la festa in onore dei santi Cosma e Damiano, la cui immagine è custodita nella cappella del Castello.
Tantissima la gente che ha partecipato alle funzioni religiose, tra cui la messa solenne celebrata domenica sera nella Chiesa Madre e la processione per le vie della parte più antica di Policoro.
Ed è sembrata quasi una risposta alle polemiche dei giorni scorsi, sviluppatesi soprattutto sui social, scaturite dalla scelta del parroco don Antonio Mauri di limitare alcune voci di spesa della festa civile (luminarie, fuochi d’artificio) visto il periodo di crisi economica che interessa tante famiglie policoresi e non solo.
“Carissimi fratelli e sorelle – scrive don Antonio sulla sua pagina Facebook – volutamente non sono intervenuto nelle discussioni sulle dichiarazioni fatte sui social circa l’organizzazione della festa: ringrazio chi mi ha denigrato anzi tempo, perché poteva essere ed è stato motivo di stimolo per fare sempre meglio. E per farmi esercitare la pazienza. Il Signore legge nel mio cuore e al Signore devo sempre ispirare la mia coscienza di uomo, di cristiano e di ministro di Dio.
Voglio ringraziare il popolo di Dio per la numerosissima partecipazione sia ai riti religiosi: Processione e santa Messa, sia al piccolo spettacolo in piazza.
E’ stata la più bella risposta alle critiche avute e alle decisioni di me Parroco e a quelle del piccolo gruppo ristretto dei fedeli collaboratori che non nomino (i loro nomi sono scritti nei cieli), per il loro impegno, la loro vicinanza e, perché no, per il loro affetto.
A tutti coloro che chiedono l’intercessione dei Santi per ogni necessità e bisogno personale o familiare auguro di trovare conforto nella preghiera e consolazione nella carità dei fratelli. A tutti il Signore conceda forza, gioia e pace per l’intercessione dei nostri Santi avvocati. Vi ho accolto come sempre, con la grazia di Dio e con gioia fraterna. Ed ora affidiamoci ai Santi nostri Protettori.
Santi Cosma e Damiano assisteteci, vi preghiamo, nelle malattie ed in ogni nostra tribolazione. Non lo chiediamo solamente per noi, ma per tutti i nostri parenti, per le nostre famiglie, per i nostri amici e nemici, per la nostra Policoro, così travagliata, per la Basilicata, per l’Italia, affinché, guariti nel corpo e nell’anima, possiamo dare gloria a Dio ed onore a voi, nostri Santi avvocati e protettori. Amen”.