“Prendiamo atto della buona notizia – contenuta nel comunicato stampa dell’Assessore all’Agricoltura, Vilma Mazzocco – che anche per il 2011 l’agricoltura lucana non perderà 1 euro dei finanziamenti comunitari del Psr e che il rischio disimpegno è stato scongiurato” ha dichiarato il presidente della Cia, Donato Distefano.
“Una notizia che il mondo agricolo lucano accoglie con sollievo, ma anche per il 2011 quanta fatica!
Un apprezzamento va a quanti, in particolare in queste ultime settimane, hanno lavorato intensamente, hanno saputo fare rete e costruito buone relazioni anche a livello nazionale.
Ma l’emergenza “disimpegno” – afferma il presidente della Cia – non può diventare “la febbre cronica di ogni fine anno”.
E’ necessario mettere a fuoco, senza preconcetti, l’origine dei problemi e rimuovere le cause dei ritardi e le inefficienze.
Non vi è alcun dubbio che le difficoltà che si sarebbero presentate a fine anno erano prevedibili e si poteva intervenire per tempo.
A parere della Cia, una attenta ed approfondita valutazione va indirizzata alla spesa relativa alle annualità 2012 e 2013 partendo dalla semplificazione dei bandi e delle procedure, da una diligente gestione delle domande e dei tempi di istruttoria accompagnata da uno snellimento delle procedure burocratiche ed autorizzative, quale condizione per consentire tempi certi nella realizzazione degli investimenti.
Un approfondimento che deve puntare alla costruzione di un vero progetto regionale di politica agricola teso a sostenere una forte integrazione, rafforzamento e potenziamento del sistema agroalimentare, supportando un nuovo, moderno e reale associazionismo di prodotto quale elemento determinante per il decollo di filiere agro-alimentari lucane, all’interno del quale il settore primario ed il sistema delle piccole e medie imprese della trasformazione possano trattenere valore aggiunto, generare occupazione e ripresa economica. Un modello agro-alimentare in grado di ottimizzare le risorse del Psr in corso di attuazione e proiettato a raccogliere le sfide della nuova programmazione comunitaria 2014/2020”.
“Una notizia che il mondo agricolo lucano accoglie con sollievo, ma anche per il 2011 quanta fatica!
Un apprezzamento va a quanti, in particolare in queste ultime settimane, hanno lavorato intensamente, hanno saputo fare rete e costruito buone relazioni anche a livello nazionale.
Ma l’emergenza “disimpegno” – afferma il presidente della Cia – non può diventare “la febbre cronica di ogni fine anno”.
E’ necessario mettere a fuoco, senza preconcetti, l’origine dei problemi e rimuovere le cause dei ritardi e le inefficienze.
Non vi è alcun dubbio che le difficoltà che si sarebbero presentate a fine anno erano prevedibili e si poteva intervenire per tempo.
A parere della Cia, una attenta ed approfondita valutazione va indirizzata alla spesa relativa alle annualità 2012 e 2013 partendo dalla semplificazione dei bandi e delle procedure, da una diligente gestione delle domande e dei tempi di istruttoria accompagnata da uno snellimento delle procedure burocratiche ed autorizzative, quale condizione per consentire tempi certi nella realizzazione degli investimenti.
Un approfondimento che deve puntare alla costruzione di un vero progetto regionale di politica agricola teso a sostenere una forte integrazione, rafforzamento e potenziamento del sistema agroalimentare, supportando un nuovo, moderno e reale associazionismo di prodotto quale elemento determinante per il decollo di filiere agro-alimentari lucane, all’interno del quale il settore primario ed il sistema delle piccole e medie imprese della trasformazione possano trattenere valore aggiunto, generare occupazione e ripresa economica. Un modello agro-alimentare in grado di ottimizzare le risorse del Psr in corso di attuazione e proiettato a raccogliere le sfide della nuova programmazione comunitaria 2014/2020”.