Una platea numerosa ha partecipato ieri al focus su “Agricoltura e agroalimentare” che si è tenuto nella Sala Consiliare del Comune di Bernalda, nell’ambito della Prima Conferenza Programmatica del Partito Democratico.
Una serie di appuntamenti sul territorio per discutere dei temi più importanti della politica con l’obiettivo, come ha spiegato il segretario regionale del Pd, Roberto Speranza, di “superare la percepibile distanza tra politica e cittadini, con un metodo positivo e innovativo, che usa anche i moderni strumenti di internet e della web radio per raggiungere il maggior numero possibile di persone”.
Uno strumento ambizioso che porta il partito più grande della regione ad un confronto diretto con cittadini e istituzioni.
Presenti al dibattito, oltre al segretario Speranza, Angelo Troiano, segretario circolo Pd di Bernalda, che ha introdotto la discussione, Leonardo Chiruzzi, sindaco di Bernalda, che ha riconosciuto all’iniziativa il merito di creare un luogo di discussione per proporre soluzioni e dare un indirizzo al settore dell’agricoltura nel Metapontino, i senatori Maria Antezza, Carlo Chiurazzi e Filippo Bubbico, Vincenzo Viti, capogruppo Pd alla Regione Basilicata, i consiglieri Vincenzo Santochirico e Luca Braia.
Hanno partecipato in rappresentanza delle organizzazioni agricole Piergiorgio Quarto, presidente Coldiretti, Beniamino Spada, presidente Confagricoltura, Donato Di Stefano, presidente CIA e il presidente del distretto agroalimentare del metapontino Salvatore Martelli
Ampio il quadro regionale e nazionale sul tema dell’agricoltura tracciato da Antezza che ha sottolineato la molteplicità di argomenti legati ad esso: cibo, salute, ambiente, turismo.
“Molti settori, come quello idrico e zootecnico – ha spiegato – sono ancora in emergenza, dopo anni di una politica nazionale assente.
E’ necessario oggi un maggiore sostegno per il riconoscimento dell’agricoltura come bene pubblico e risorsa collettiva.
E’ vero che la nuova manovra richiede sacrifici anche al settore agricolo, ma è pur vero che ci sono spunti positivi anche sui temi della salute, della sicurezza alimentare e del territorio.
C’è bisogno -ha poi concluso Antezza – di scelte forti da parte della politica e dei relativi governi centrali e locali, con la consapevolezza che l’agricoltura è uno strumento fondamentale per la crescita economica del nostro paese e per affrontare le grandi sfide di un paese moderno”.
Anche per Vincenzo Viti “l’agricoltura e l’agroalimentare rappresentano dei luoghi di grandi opportunità, nei quali è possibile sperimentare la sapienza dei governi regionali.
Si tratta di settori che avranno bisogno di un fortissimo rilancio e di risorse nuove e aggiuntive”.
Viti ha poi concluso parlando dei prossimi mesi come periodo in cui si metterà in atto un complesso sistema di riforma della governance che riguarderà in maniera forte anche il settore agricolo e agroalimentare.
“L’agricoltura, oggi, non si occupa più soltanto di produzione – ha spiegato Quarto – ma va direttamente al mercato.
Per questo motivo gli agricoltori hanno organizzato le loro aziende per poter rispondere adeguatamente alle esigenze di mercato.
Oggi il bene pubblico che produce l’agricoltura è elevatissimo e si individua anche nell’occupazione: quella di oggi è l’agricoltura del mercato, del marketing, dei giovani, del confronto diretto tra produzione e utente finale, attraverso la filiera corta.
E’ su questi aspetti che deve essere organizzata un’agricoltura multifunzionale, in grado di rispondere alle esigenze della modernità”.
Anche Beniamino Spada ha strettamente legato il tema dell’agricoltura a quelli della salute, della sicurezza alimentare e della tutela del territorio.
Spada ha poi posto l’accento sulla necessità di effettuare interventi nell’ambito delle energie rinnovabili che possono rappresentare per le nostre aziende agricole un enorme volano per far ripartire gli investimenti, aggiornando i processi produttivi e coordinando le azioni di promozione delle attività agricole.
La necessità, per Donato Di Stefano, è quella di “rendere più concrete le proposte esistenti, ritornando ad un confronto dialettico con i partiti e ad una concertazione con le istituzioni. Bisogna – ha aggiunto – prendere atto che l’agricoltura è ormai un settore che va oltre i fatti puramente economici ed è necessaria una voce univoca su quelle che sono le questioni cruciali del settore”.
Quattro i punti cruciali in tema di agricoltura e agroalimentare su cui si è soffermato il senatore Chiurazzi: un problema di filiera interna, di caratteri istituzionali e di politiche che necessitano di un maggiore coordinamento e di nuove strategie; la necessità di una profonda revisione, in parte già in atto, del sistema di governo regionale dell’agricoltura; la necessità di accelerare un processo generale di semplificazione e ammodernamento dei processi; un orientamento maggiore delle risorse comunitarie agli obiettivi di ammodernamento delle aziende agricole.
Per Bubbico “l’agricoltura lucana deve avere la capacità di competere sul mercato nazionale mettendo in evidenza le proprie specificità. Bisogna lavorare per rilanciare la capacità imprenditoriale di una realtà economica che è cresciuta nel corso di questi anni, nonostante la crisi, e che ha acquisito una nuova capacità di guardare oltre i confini regionali e una nuova e diversa consapevolezza della funzione sociale dell’attività agricola, anche in relazione al tema della sostenibilità ambientale”.
“Il punto di partenza deve essere – ha affermato Santochirico – un rapporto positivo tra la Regione e le associazioni, che devono aiutare ad andare avanti in maniera più veloce e profonda di quanto non si sia fatto fino ad ora. Bisogna riscrivere, e farlo in tempi brevi, il rapporto tra missioni e strutture e farlo in maniera chiara e semplice, evitando la moltiplicazione di enti e soggetti che portano inevitabilmente ad uno spreco di risorse”.
A conclusione dell’animato dibattito ha preso la parola il segretario provinciale del Pd Pasquale Bellitti, tirando le somme di quanto detto nel corso della serata. “L’agricoltura è la parte produttiva della nostra regione. Il contributo di questa serata e dell’intera Conferenza Programmatica, sarà assolutamente utile per continuare una discussione su questo tema che non potrà che migliorare la situazione di un settore che rappresenta fonte di produzione e sviluppo in Basilicata”.
Una serie di appuntamenti sul territorio per discutere dei temi più importanti della politica con l’obiettivo, come ha spiegato il segretario regionale del Pd, Roberto Speranza, di “superare la percepibile distanza tra politica e cittadini, con un metodo positivo e innovativo, che usa anche i moderni strumenti di internet e della web radio per raggiungere il maggior numero possibile di persone”.
Uno strumento ambizioso che porta il partito più grande della regione ad un confronto diretto con cittadini e istituzioni.
Presenti al dibattito, oltre al segretario Speranza, Angelo Troiano, segretario circolo Pd di Bernalda, che ha introdotto la discussione, Leonardo Chiruzzi, sindaco di Bernalda, che ha riconosciuto all’iniziativa il merito di creare un luogo di discussione per proporre soluzioni e dare un indirizzo al settore dell’agricoltura nel Metapontino, i senatori Maria Antezza, Carlo Chiurazzi e Filippo Bubbico, Vincenzo Viti, capogruppo Pd alla Regione Basilicata, i consiglieri Vincenzo Santochirico e Luca Braia.
Hanno partecipato in rappresentanza delle organizzazioni agricole Piergiorgio Quarto, presidente Coldiretti, Beniamino Spada, presidente Confagricoltura, Donato Di Stefano, presidente CIA e il presidente del distretto agroalimentare del metapontino Salvatore Martelli
Ampio il quadro regionale e nazionale sul tema dell’agricoltura tracciato da Antezza che ha sottolineato la molteplicità di argomenti legati ad esso: cibo, salute, ambiente, turismo.
“Molti settori, come quello idrico e zootecnico – ha spiegato – sono ancora in emergenza, dopo anni di una politica nazionale assente.
E’ necessario oggi un maggiore sostegno per il riconoscimento dell’agricoltura come bene pubblico e risorsa collettiva.
E’ vero che la nuova manovra richiede sacrifici anche al settore agricolo, ma è pur vero che ci sono spunti positivi anche sui temi della salute, della sicurezza alimentare e del territorio.
C’è bisogno -ha poi concluso Antezza – di scelte forti da parte della politica e dei relativi governi centrali e locali, con la consapevolezza che l’agricoltura è uno strumento fondamentale per la crescita economica del nostro paese e per affrontare le grandi sfide di un paese moderno”.
Anche per Vincenzo Viti “l’agricoltura e l’agroalimentare rappresentano dei luoghi di grandi opportunità, nei quali è possibile sperimentare la sapienza dei governi regionali.
Si tratta di settori che avranno bisogno di un fortissimo rilancio e di risorse nuove e aggiuntive”.
Viti ha poi concluso parlando dei prossimi mesi come periodo in cui si metterà in atto un complesso sistema di riforma della governance che riguarderà in maniera forte anche il settore agricolo e agroalimentare.
“L’agricoltura, oggi, non si occupa più soltanto di produzione – ha spiegato Quarto – ma va direttamente al mercato.
Per questo motivo gli agricoltori hanno organizzato le loro aziende per poter rispondere adeguatamente alle esigenze di mercato.
Oggi il bene pubblico che produce l’agricoltura è elevatissimo e si individua anche nell’occupazione: quella di oggi è l’agricoltura del mercato, del marketing, dei giovani, del confronto diretto tra produzione e utente finale, attraverso la filiera corta.
E’ su questi aspetti che deve essere organizzata un’agricoltura multifunzionale, in grado di rispondere alle esigenze della modernità”.
Anche Beniamino Spada ha strettamente legato il tema dell’agricoltura a quelli della salute, della sicurezza alimentare e della tutela del territorio.
Spada ha poi posto l’accento sulla necessità di effettuare interventi nell’ambito delle energie rinnovabili che possono rappresentare per le nostre aziende agricole un enorme volano per far ripartire gli investimenti, aggiornando i processi produttivi e coordinando le azioni di promozione delle attività agricole.
La necessità, per Donato Di Stefano, è quella di “rendere più concrete le proposte esistenti, ritornando ad un confronto dialettico con i partiti e ad una concertazione con le istituzioni. Bisogna – ha aggiunto – prendere atto che l’agricoltura è ormai un settore che va oltre i fatti puramente economici ed è necessaria una voce univoca su quelle che sono le questioni cruciali del settore”.
Quattro i punti cruciali in tema di agricoltura e agroalimentare su cui si è soffermato il senatore Chiurazzi: un problema di filiera interna, di caratteri istituzionali e di politiche che necessitano di un maggiore coordinamento e di nuove strategie; la necessità di una profonda revisione, in parte già in atto, del sistema di governo regionale dell’agricoltura; la necessità di accelerare un processo generale di semplificazione e ammodernamento dei processi; un orientamento maggiore delle risorse comunitarie agli obiettivi di ammodernamento delle aziende agricole.
Per Bubbico “l’agricoltura lucana deve avere la capacità di competere sul mercato nazionale mettendo in evidenza le proprie specificità. Bisogna lavorare per rilanciare la capacità imprenditoriale di una realtà economica che è cresciuta nel corso di questi anni, nonostante la crisi, e che ha acquisito una nuova capacità di guardare oltre i confini regionali e una nuova e diversa consapevolezza della funzione sociale dell’attività agricola, anche in relazione al tema della sostenibilità ambientale”.
“Il punto di partenza deve essere – ha affermato Santochirico – un rapporto positivo tra la Regione e le associazioni, che devono aiutare ad andare avanti in maniera più veloce e profonda di quanto non si sia fatto fino ad ora. Bisogna riscrivere, e farlo in tempi brevi, il rapporto tra missioni e strutture e farlo in maniera chiara e semplice, evitando la moltiplicazione di enti e soggetti che portano inevitabilmente ad uno spreco di risorse”.
A conclusione dell’animato dibattito ha preso la parola il segretario provinciale del Pd Pasquale Bellitti, tirando le somme di quanto detto nel corso della serata. “L’agricoltura è la parte produttiva della nostra regione. Il contributo di questa serata e dell’intera Conferenza Programmatica, sarà assolutamente utile per continuare una discussione su questo tema che non potrà che migliorare la situazione di un settore che rappresenta fonte di produzione e sviluppo in Basilicata”.