Si è svolto lunedì sera a Policoro il consiglio comunale aperto voluto dall’amministrazione comunale per discutere sulla messa in sicurezza dell’area contaminata all’interno del centro Trisaia di Rotondella.
Ed è stata un’assise particolarmente partecipata, con la presenza dei soggetti interessati, tra cui Enea, Sogin, Ispra Arpab e Azienda Sanitaria di Matera, dei sindaci e dei rappresentanti politici del territorio jonico e delle associazioni ambientaliste.
Nel corso del consiglio sono stati indicati i risultati delle analisi effettuate lo scorso agosto nelle aree della presunta contaminazione, definiti dai tecnici dell’Arpab come “importanti” soprattutto relativamente a composti come la trielina e il cromo esavalente.
Una situazione che ha spinto Enea a prendere degli impegni, ovvero la messa in sicurezza dell’area interessata dalla contaminazione e lo smantellamento dell’impianto nucleare Magnox, presente all’interno dell’Itrec ma dismesso da trent’anni, presunta fonte inquinante.
“Enea invierà nei prossimi giorni le richieste di autorizzazioni necessarie – ha spiegato il direttore Centrale Infrastrutture e Servizi dell’Agenzia, Marco Citterio – all’avvio delle attività di rimozione dell’impianto Magnox per poi procedere con le relative operazioni di messa in sicurezza. Abbiamo completato tutta la documentazione necessaria; se le autorizzazioni verranno concesse nei tempi attesi, potremo positivamente concludere i lavori entro la primavera del 2018”.
I lavori previsti consentiranno di mettere in sicurezza l’area di Rotondella a tutela della popolazione e dei lavoratori, evitando che l’inquinamento possa propagarsi.
La richiesta di interventi urgenti a tutela del territorio e dei suoi abitanti è stata ribadita anche dei rappresentanti delle associazioni ambientaliste presenti, che hanno sottolineato la necessità di istituire un registro tumori e di avviare indagini epidemiologiche sullo stato di salute dei cittadini così come di attuare linee guida e piani di evacuazione in caso di emergenza nucleare e radiologica. A ciò affiancare interventi di monitoraggio del terreno, delle acque di falda e del mare da effettuare attraverso laboratori indipendenti e con l’utilizzo dei fondi di compensazione.
A conclusione dei lavori, il consiglio comunale ha approvato all’unanimità un documento in cui si impegna il sindaco e la giunta ad esercitare un controllo costante sulle operazioni di bonifica del sito e ad aggiornare costantemente i cittadini sui risultati attraverso l’istituzione di un tavolo permanente che coinvolga comuni metapontini e provincia di Matera.