I consiglieri comunale Gianni Di Pierri, Carmine Agresti e Giuseppe Maiuri, della coalizione civica #Policoroherakleia2022, hanno chiesto al sindaco di Policoro Enrico Mascia di inoltrare rituale esposto – denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera per fare luce sulle eventuali responsabilità circa la contaminazione avvenuta nell’area del centro Enea di Rotondella.
Di seguito il testo della richiesta:
“I sottoscritti consiglieri comunali Gianni Di Pierri, Carmine Agresti e Giuseppe Maiuri, premesso che le notizie relative agli episodi di inquinamento con sostanze altamente cancerogene (cromo esavalente, idrocarburi, trielina etc.) verificatisi, in particolare a far data dal 2015, presso il centro Itrec – Enea della Trisaia, e più volte pubblicamente denunciati da parte di cittadini ed associazioni, sono state ampiamente confermate e meglio precisate direttamente dalle aziende ed enti a vario titolo interessati alle operazioni di bonifica del relativo sito (Sogin, Arpab, Asl, Enea, Ispra), da ultimo nel consiglio comunale aperto tenutosi in Policoro in data 20 novembre, ove – però – si è addirittura parlato di “inquinamento storico” – verosimilmente ancora in corso – e sono emersi dati preoccupanti anche relativamente all’inquinamento delle acque marine;
considerato che le cause che sembrano essere a fondamento degli episodi inquinanti del 2015 non sono state ancora – incredibilmente – accertate (“probabilmente” la contaminazione deriverebbe, in qualche modo, dall’abbandono trentennale del cosiddetto impianto Magnox, presente nel sito, dismesso sin dal 1987 ed a suo tempo adibito alla produzione di combustibile nucleare per alimentare la centrale nucleare di Latina), né è stata verificata la portata e l’estensione effettiva degli stessi;
considerato altresì che – ad oggi – non sono stati forniti dati e tempi certi sulle operazioni di bonifica del sito Itrec ove peraltro è in corso di costruzione un deposito per lo stoccaggio “provvisorio” di scorie nucleari già custodite presso il medesimo sito;
considerate infine le gravissime ripercussioni che simili episodi possano aver causato e causare ancora al territorio circostante ed alla salute degli esseri viventi ivi stanziati,
Tanti premesso e considerato, i sottoscritti chiedono che Codesto Comune, a tutela della salute e della incolumità pubblica, proceda senza indugio ad inoltrare rituale esposto – denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera, affinché vengano valutate e perseguite le eventuali ipotesi di reato ravvisabili nei fatti in oggetto (ed in particolare per gli artt. da 452 bis a nonies c. p.) ed adottate le misure più idonee ed immediate ad impedire il propagarsi del fenomeno.
In caso contrario è da ritenere che si configuri una grave omissione che poco si addice ad un’amministrazione locale che intenda davvero agire con trasparenza nell’interesse della collettività.
Vi invitiamo – di conseguenza – a volerci dare cortese notizia dei Vostri intendimenti con la doverosa precisazione che, in assenza di riscontro, decorsi giorni 5 dalla ricezione della presente, procederemo noi ad inoltrare l’esposto in argomento.
Ci scusiamo per aver sottratto, con queste poche righe, altro tempo prezioso alla Vostra attività e naturalmente, senza il minimo intento di accaparrarci meriti non nostri ma con la sola finalità di intervenire seriamente per risolvere il problema, restiamo a disposizione per ogni necessità ed evenienza”.