Dopo mesi di attesa, proteste, manifestazioni pacifiche, finalmente arriva per gli alluvionati del Metapontino l’ordinanza ministeriale con la quale si nomina, il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, il commissario delegato per il superamento dell’emergenza derivata dall’alluvione del primo Marzo.
Arriveranno dunque anche i fondi con i quali si potrà finalmente tentare di ricostruire quello che le acque in quei terribili momenti portarono via. Soddisfazione è stata espressa da parte del Comitato in Difesa delle Terre Joniche che aveva intrapreso un nuovo sciopero della fame proprio per ottenere l’ordinanza.
Il presidente dovrà accettarsi dei danni, dovrà adottare tutte le necessarie e urgenti iniziative volte a rimuovere le situazioni di rischio, assicurare l’indispensabile assistenza alle popolazioni colpite dai predetti eventi calamitosi e porre in essere ogni utile attività per l’attuazione, anche in termini di somma urgenza, della messa in sicurezza delle aree colpite e degli interventi di prevenzione.
Il Commissario delegato dovrà inoltre, entro quarantacinque giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza, alla predisposizione, anche per stralci successivi, di un piano degli interventi per il superamento dell’emergenza.
Stanziati dunque 14.500.000,00 che dovranno essere suddivisi in sette milioni di euro per gli interventi di ripristino e la messa in sicurezza delle infrastrutture colpite dagli eventi calamitosi, 500mila euro a carico delle disponibilità presenti sul bilancio regionale, e sette milioni di euro da porre a carico del bilancio regionale, di cui 6 milioni e settecento mila euro per la “messa in sicurezza delle strutture ed infrastrutture pubbliche” e duecentosettantacinquemila euro per il “consolidamento dei centri abitati, dei versanti salvaguardia ambientale e ripristino delle condizioni di stabilità dei terreni, rinaturalizzazione siti degradati, lotta all’erosione delle coste, argini”.
Tanto lavoro dunque per De Filippo che, come ci tiene a precisare l’ordinanza, svolgerà questo impegno a titolo gratuito.
Diversi i commenti positivi sull’emanazione dell’Ordinanza.
Per la Coldiretti, “i fondi stanziati sono solo una goccia nell’oceano, ma un primo ed importante passo per la ripartenza.
Vista l’esiguità delle risorse, è necessario al più presto convocare un tavolo tecnico per stabilire le priorità d’intervento, definendo le aree e le modalità.
Bisogna tutelare in primis il presidio produttivo nelle zone colpite e scongiurare il pericolo di una nuova e devastante calamità”.
Per la Cia-Confederazione italiana agricoltori, invece, “il prossimo passo deve essere una nuova legge per la manutenzione del territorio”.
Intanto il portavoce del comitato in Difesa delle Terre Joniche, Gianni Fabbris, ha sospeso lo sciopero della fame, iniziato lunedì proprio per sollecitare l’emanazione dell’ordinanza.
Arriveranno dunque anche i fondi con i quali si potrà finalmente tentare di ricostruire quello che le acque in quei terribili momenti portarono via. Soddisfazione è stata espressa da parte del Comitato in Difesa delle Terre Joniche che aveva intrapreso un nuovo sciopero della fame proprio per ottenere l’ordinanza.
Il presidente dovrà accettarsi dei danni, dovrà adottare tutte le necessarie e urgenti iniziative volte a rimuovere le situazioni di rischio, assicurare l’indispensabile assistenza alle popolazioni colpite dai predetti eventi calamitosi e porre in essere ogni utile attività per l’attuazione, anche in termini di somma urgenza, della messa in sicurezza delle aree colpite e degli interventi di prevenzione.
Il Commissario delegato dovrà inoltre, entro quarantacinque giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza, alla predisposizione, anche per stralci successivi, di un piano degli interventi per il superamento dell’emergenza.
Stanziati dunque 14.500.000,00 che dovranno essere suddivisi in sette milioni di euro per gli interventi di ripristino e la messa in sicurezza delle infrastrutture colpite dagli eventi calamitosi, 500mila euro a carico delle disponibilità presenti sul bilancio regionale, e sette milioni di euro da porre a carico del bilancio regionale, di cui 6 milioni e settecento mila euro per la “messa in sicurezza delle strutture ed infrastrutture pubbliche” e duecentosettantacinquemila euro per il “consolidamento dei centri abitati, dei versanti salvaguardia ambientale e ripristino delle condizioni di stabilità dei terreni, rinaturalizzazione siti degradati, lotta all’erosione delle coste, argini”.
Tanto lavoro dunque per De Filippo che, come ci tiene a precisare l’ordinanza, svolgerà questo impegno a titolo gratuito.
Diversi i commenti positivi sull’emanazione dell’Ordinanza.
Per la Coldiretti, “i fondi stanziati sono solo una goccia nell’oceano, ma un primo ed importante passo per la ripartenza.
Vista l’esiguità delle risorse, è necessario al più presto convocare un tavolo tecnico per stabilire le priorità d’intervento, definendo le aree e le modalità.
Bisogna tutelare in primis il presidio produttivo nelle zone colpite e scongiurare il pericolo di una nuova e devastante calamità”.
Per la Cia-Confederazione italiana agricoltori, invece, “il prossimo passo deve essere una nuova legge per la manutenzione del territorio”.
Intanto il portavoce del comitato in Difesa delle Terre Joniche, Gianni Fabbris, ha sospeso lo sciopero della fame, iniziato lunedì proprio per sollecitare l’emanazione dell’ordinanza.